15 aprile 2007

Rssegnazione

Alla fine anche mia mamma si è rassegnata alla mia condizione di zitella. L'ho notato da alcuni eloquenti segnali.
Quando avevo 15 anni i diceva: "Non avere fretta di trovare un fidanzato C'è tempo!"
Quando avevo 20 chiamò un sedicente veggente il quale le predisse che il fidanzatino che avevo sarebbe stato l'uomo della mia vita. E' durata 6 mesi.
Quando ne avevo 25 mi diceva: "Pensa a studiare (mi sono iscritta tardi all'università), a farti un futuro, se troppo giovane!". Mentre mia nonna mi istruiva: "Ricordati che da sposare non hai niente, ma neanche da sposata..."
A 30 anni è iniziata la tiritera: "Sei troppo difficile, sei troppo esigente, se vai avanti cosi, chi ti si piglia. Mi sarebbe tanto piaciuto diventare nonna, ma ormai..."
Ora che di anni ne ho quasi 37, mi guarda con gli occhi lucidi: "Non mi interessa che ti sposi, ma sarei felici se ti trovassi una compagnia" (non aggiunge per educazione "per la vecchiaia").
Il giorno di Pasqua, mentre mio cugino venticinquenne regalava un solitario alla sua fidanzatina, ha sospirato.

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