Il lui e' un arzillo vecchietto che attacca subito bottone chiedendomi di spiegargli una frase che stava leggendo su una rivista.
La conversazione continua con il vecchietto che, lentamente ma inesorabilmente, si avvicina sempre di piu'. Arrivato sulla sedia vicino alla mia vengo avvolta da una zaffata inequivocabile: il vecchietto aveva di certo fatto colazione con del buon rosso!
Probabilmente ho avuto una reazione istintiva, senza accorgermene devo essermi tirata un po' indietro perche' il vecchietto ha esclamato:
"Non preoccuparti, non ti tocco perche' e' peccato".
"Se mi tocchi e' reato e io ti denuncio", e' stata la mia risposta.
A quel punto sono stata chiamata dall'assistente del dentista che ha salvato entrambi.
2 commenti:
Complimenti per la prontezza di spirito. Come al solito sagace e pungente!
Giacomo
Grazie. :o)
Spesso le parole sono piu' veloci della mente: mi accorgo di quello che ho detto solo dopo averlo detto.
E' imbarazzante trovarsi a ridere delle proprie battute...
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