L’idea e’ nata da una delle tante associazioni di idee, sport nel quale sono campionessa mondiale.
Inizia tutto cosi’: Elisa mi gira la copertina di un libro, 40 ragioni per non avere figli. Incominciano le solite battute su amiche e colleghe che ci ammorbano con i racconti sulle non-gioie della gravidanza e sulla consistenza e sulle varianti di colore della cacca dei loro pargoli (puntualmente nella pausa pranzo). Per non parlare di quelle che, sfortuna loro, non possono avere figli e ci guardano incattivite contando mentalmente i nostri ovuli sprecati.
La sera stessa ci sentiamo al telefono e spettegoliamo sul menage familiare di alcuni nostri amici. Alla fine di questi orrifici racconti, mi trovo sempre ad esclamare: “e poi mi chiedono perche’ sono rimasta zitella!”.
E poi ci rimugino su, ci penso, ci ripenso, associo le due cose, me ne vengono in mente altre…
E mi ritrovo a pensare ai libri che ho letto, in particolare a quelli con single trentenni come protagoniste (che va tanto di moda), Bridget Jones, quelle della Bertola, della Kinsella, tutte disperate zitelle alla disperata ricerca del Principe Azzurro. Tutte storie in cui il Principe Azzurro alla fine arriva e tutti vissero felici e contenti.
Io sul Principe Azzurro ho gia’ espresso la mia opinione e anche sul rospo e la sua corona.
A me la mia zitellitudine non pesa, anzi! Non riesco ad immaginarmi accanto una presenza pelosa a meno che non abbia 4 zampe.
Qualche domanda me la faccio.
Ma che cos’ho io di diverso dalle altre?
Ma come ho fatto ad arrivare a questo punto?
Mmmmh… un’idea ce l’avrei.
Inizia una nuova rubrica: Un numero imprecisato di ragioni per rimanere zitella.
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