Nella provincia di Padova si inaugura una nuova scuola intitolata a San Domenico Savio. Alla cerimonia doveva essere presente anche il vescovo. Ma il premuroso dirigente didattico glielo vieta per non urtare i non cattolici. In effetti la scuola intitolata al santo che si e' dedicato all'insegnamento dei bambini e' frequentata anche da piccoli musulmani.
Non risulta che ci siano state richieste o lamentaele in tal senso da parte delle famiglie musulmane.
Per molti uffici, scuole e strade del Regno Unito, quello del 2006 sarà una Natale senza decorazioni, festeggiamenti e simboli natalizi.
Perfino la Royal Mail, al momento di emettere come ogni anno una nuova serie di francobolli natalizi, ha abolito ogni riferimento al Natale cristiano. A Natale siamo tutti piu' buoni e ci si deve preoccupare di non offendere la sensibilita' religiosa dei non cattolici (ma non si citano mai induisti, buddisti, ebrei).
Ikea quest'anno non vende presepi e si invoca il boicotaggio. Si presuppone infatti che la scelta sia dovuta non al rispetto di una tradizione nordica che vede l'albero come simbolo (pagano!) del Natale, ma ad un occhio di riguardo verso la "solita" sensibilita' religiosa. E si sollea un polverone.
Non ricordo se in passato sugli scaffali dell'Ikea ci fossero le statuine, a casa mia non si e' mai fatto il presepe. Io l'anno scorso ho comprato una renna di peluche, quest'anno la pasta a forma di renna... ma questa e' una mia debolezza.
E intanto alcuni islamici, con piu' buonsenso dei politici "cattolici" ci tengono a far sapere che il presepe non e' contro l'Islam. Riporto, come esempio, quanto detto da Shahrzad Houshmand, teologa musulmana, che insegna studi islamici alla Pontificia Universita' Gregoriana di Roma. Non fare il presepe perché potrebbe disturbare i credenti di altre religioni, in particolare quella musulmana, «è uno strano messaggio», sicuramente «contro-islamico» perché in fondo «i Re Magi venivano dalla Persia, e quindi dall'Iran». «Il Corano nomina e crede pienamente in Gesù e parla anche di sua madre Maria». «Gesù - continua - è considerato successore di Dio, colui che ha con sé lo spirito di Dio. Per l'Islam lui è uno dei profeti, intendendo con questa parola una persona che è in stretta connessione con Dio». «Per questo - conclude - la sua nascita è un momento di grande esaltazione anche per il mondo musulmano. Anzi, quel giorno dovrebbe essere anche considerato una festa islamica. Il presepe non può quindi offenderci».
L'on. Santanche' ha intrapreso una battaglia personale per far togliere il velo alle donne musulmane che non se lo vogliono togliere. In nome della liberta' delle donne, che pero' non hanno la liberta' di tenerselo. Io lo metterei a lei il velo, dopo l'ultimo lifting e' inguardabile.
Mi sembra che in nome della tolleranza (parola che detesto), della sensibilita' religiosa, dell'apertura verso l'altro si stiano subdolamente fomentando malumori in un tentativo di generare vero e proprio razzismo.
E a questo punto mi viene da urlare:
"Ma fatevi i cazzi vostri!"
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