30 settembre 2012

Domenica 2

Sto in casa, non ho né la voglia né il tempo di uscire. Indosso una vecchia maglietta e una vecchia felpa. Cose di tanti anni fa. Sono di 2 forse 3 taglie più grandi del dovuto. Mi guardo allo specchio scrollando la testa. Ma ero proprio una cretina!

Domenica

Sonno, sveglia, caffè, colazione, sigaretta, lavoro... ...bzzzzz... REWIND ...bzzzzz... ...sonno, sveglia, caffè, colazione, sigaretta, lavoro.

29 settembre 2012

I complimenti delle donne.

"Se una donna ti fa un complimento, guardati le spalle". È opinione comune che se una donna fa un complimento a un'altra donna, sotto sotto stia cercando di farle le scarpe. Al lavoro o sul piano sentimentale. Se una donna ti fa un complimento e ti accorgi che è sincero,invece, significa che non ti considera una rivale. Che secondo lei non puoi portarle via l'uomo o non sei in grado di competere con lei nel tentativo di sedurre qualcuno. Se sei una single e una donna ti fa un complimento sincero, puoi anche smettere di farti tante domande.

Metafora sartoriale

Non è indispensabile avere una pezza intera da cui prendere il tessuto necessario. Anche dagli scampoli si può realizzare qualcosa di bello.

28 settembre 2012

Abito da damigella cercasi

Sento il bisogno di ringraziare pubblicamente le mie amiche (so che almeno una mi legge) per essersi sposate rispettando la tradizione italiana.

Soddisfazioni non tanto professionali.

Comincio ad essere soddisfatta del lavoro svolto. Su me stessa.

Zitellitudine allo stato puro

Gioire per l'ennesimo invito a passare una domenica fuori porta. Ricevere il pacco e esultare al pensiero di passare una domenica spaparanzata tra letto e divano.

Vecchie certezze, nuove scoperte.

Sono consapevole della mia bellezza e dei suoi molti limiti. So di non avere un corpo perfetto. Non mi interessa quello che è di moda. Non metto e non faccio mai niente solo perché lo fanno o lo mettono tutti. Indosso cose che penso mi valorizzi e credo di riuscirci. Per questo da oggi ho una nuova certezza: NON indosserò MAI più un paio di autoreggenti.

27 settembre 2012

Delle due

Non so decidere se è più faticoso non riuscire a parlare e sforzarsi di farlo o avere necessità di parlare e sforzarsi di non farlo.

26 settembre 2012

Grimilde (a modo mio)

Specchio, specchio delle mie brame, giochiamo che domani sono la più bella del reame?

Propriocettività

Sarebbe bello avere una tavola propriocettiva per la mente per imparare a rimanere in equilibrio mentre tutto attorno barcolla.

25 settembre 2012

Dire fare baciare

Dire poche cose, fare tante cose, baciare molto. Dire le cose sbagliate, non fare più niente, non baciare più.

24 settembre 2012

Il mio lavoro

Io per lavoro faccio quella che risponde alla gente arrabbiata. Non sempre, per fortuna, ma spesso la gente che chiama è gente arrabbiata. A volte hanno ragione, altre no. Poco importa. Non sopporto di parlare con la gente arrabbiata. Prima di tutto perché la gente arrabbiata ha un brutto tono di voce, poi perché la gente arrabbiata getta un semino della rabbia che si annida dentro di me e poi ci sto male. Allora, quando rispondo alla gente arrabbiata, inizio a parlare lentamente, abbasso il tono, modulo la voce finché diventa morbida morbida. E poi mi metto a sorridere, perché il sorriso si vede anche attraverso il telefono. Con la voce morbida morbida comincio a fare le carezze alle orecchie. Nel 99% dei casi la gente arrabbiata si calma, smette di urlare, parla più lentamente, ascolta quello che ho da dire. E poi comincia a sorridere. Ecco è questa la parte che mi piace di più, quando vedo il sorriso della gente non più arrabbiata. Alla fine mi ringraziano, la voce morbida anche loro, a volte mi dicono che sono fortunati ad avermi incontrato. E così ho la presunzione di fare del bene alla gente che era arrabbiata, anche se lavoro solo in un call center.

23 settembre 2012

Siamo un popolo di santi, poeti e navigatori

Alla prossima devi girare a destra. Dovevi svoltare prima! La prossima uscita, è la prossima uscita. Se prendevi l'altra strada arrivavamo prima. Ti avevo detto che questa era la strada più trafficata. Se invece di dare retta al navigatore ascoltavi me. Ti dico io che strada prendere, l'ho fatta 5 anni fa. Non capisco perché hai voluto a tutti i costi fare questa strada, quella che ti avevo indicato era meglio. Non arriveremo mai, se invece di girare a sinistra andavi dritto... Etc. etc.

22 settembre 2012

Sollievo

Pensavo fosse amore, invece era solo aritmia.

Affinità elettive

"Secondo me in una vita precedente noi ci conoscevamo." "Secondo me in una vita precedente eravamo la stessa persona."

21 settembre 2012

Ragione per rimanere zitella num. 6

Se ti arrabbi è un problema mio. Se mi arrabbio è un problema mio. Se non mi parli è un problema mio. Se ci sto male è un problema mio. Se mi tratti male è un problema mio. Se mi sento trattata male è un problema mio. Se mi sento trascurata è un problema mio. Se mi sento sola è un problema mio. Se non mi vuoi più bene è un problema mio. Allora sai che ti dico? Anche la mia vita è un problema mio. Addio. (tratto da una storia vera, non mia naturalmente)

Ho aggiunto un dubbio sulla mia femminilità

Avete presente quando si rimprovera agli uomini di sporcare tutta la cucina per cucinare due cose? Ecco.

20 settembre 2012

Parabola, a modo mio

Ci sono persone che non riescono a mettere a fuoco la pagliuzza nell'occhio del fratello, accecate come sono dalla propria trave.

Bilanci senza bilancia

Non ho una bilancia, non so quanto peso e non credo di avere voglia di saperlo. I miei successi (e le mie sconfitte) le misuro in centimetri. Una sana e corretta alimentazione abbinata ad una leggera attività fisica, dai e dai, hanno prodotto i seguenti risultati: -2 cm -2 cm -3 cm + 4 cm...

Pensieri sparsi dovuti alla noia

Tutte le azioni hanno delle conseguenze. Anche le non azioni. Non agire a volte è più difficile che agire. Ad esempio avrei anche potuto evitare di scrivere queste cavolate, ma non ce l'ho fatta.

19 settembre 2012

Ma cosa ci fai tu agli uomini!

Cosa ci faccio io agli uomini?
Gli faccio apprezzare le altre.

Metafore autunnali

Sono come una castagna.
Un riccio pungente all'esterno.
Nel mezzo una scorza coriacea.
Bacata all'interno.

La droga non sempre uccide

Ieri sera abbiamo fatto quella cosa che ti mostri le foto tessera della patente o dei vecchi abbonamenti, le guardi e ti metti a ridere. Ma eravamo tutti belli, nelle nostre vecchie foto.
Oggi ho incrociato un "ragazzo" che frequentava la mia stessa compagnia circa vent'anni fa. A guardarlo sembrava ne fossero passati quaranta.
Magro, tremolante, con un bastone che lo aiutava a stare in equilibrio, la pelle ingiallita, il capello sfibrato, lo sguardo perso.
Lui era uno di quelli che dallo spinello era passato a droghe più pesanti.
Non so se ad un certo spunto ha smesso.
Guardandolo ho pensato che una sua foto tessera di allora messa a confronto con una attuale potrebbe essere una buona campagna antidroga.
O forse no.

17 settembre 2012

L'esibizionista mi manca ancora.

Per strada ho incrociato un tizio con la maglietta tirata su sulla pancia e i due capi della cintura in mano... e niente, se la stava solo allacciando.

(nulla è cambiato in questi 6 anni)

Agitazioni sindacali

Mi prende sempre una forte agitazione quando incrocio una manifestazione sindacale o quando vedo le immagini in tv.
Di parteciparci non se ne parla neanche.

Nota spese

Sto scrivendo una piccola guida sul commercio on line. Un manuale che aiuti chi non conosce Internet a fare acquisti in rete senza rischi.
Naturalmente mi devo informare, così navigo da un sito all'altro per verificare le informazioni, testare i programmi, valutare i sistemi impiegati.
A volte, per rendere reale tutto ciò, sono costretta a mettere dei prodotti nel carrello, a cliccare su "acquista", a inserire il numero di carta di credito, a dare "conferma".
Dato che si tratta di lavoro, pensavo di inserire gli acquisti effettuati in questo periodo nella nota spese.
A me sembra corretto, ma forse è meglio che ne parli prima con il mio capo.

15 settembre 2012

Lo sviluppo della personalità

Gli psicologi sono concordi nell'affermare che l'ambiente influenza in modo determinante la crescita della personalità e il comportamento di una persona.
Io vivo da 25 anni in un paese con due distillerie e una festa della birra.

14 settembre 2012

Bisogni fisici

(in ordine casuale)

  • bere
  • mangiare
  • dormire
  • evacuare
  • respirare
  • pisciare
  • lavarsi
  • abbracciare, a lungo, ripetutamente

13 settembre 2012

Scherzi della natura

Tra i miei tanti vasi ce ne è uno che contiene un evonimo. È uno dei miei preferiti: una pianta rubata in un campo che curo da molti anni e che fa dei fruttini deliziosi (esteticamente parlando). Un paio d'anni fa in quel vaso è spuntato un germoglio, la prima fogliolina aveva in testa il cappellino del prete (cappello del prete è il nome volgare dell'evonimo per forma caratteristica dei suoi frutti). Ho subito pensato che la mia amata pianta avesse avuto un figlio. Il germoglio è cresciuto bello rigoglioso, le foglie erano diverse da quelle della madre, ma a volte succede che la piantina giovane abbia le foglie diverse da quelle che la rivestiranno da adulta. L'anno scorso le ho regalato un vaso tutto suo perché potesse sviluppare le sue radici e i suoi rami. La piantina ha gradito ed è cresciuta, si è allungata e ingrossata e solo allora ho scoperto che non era un evonimo, ma una vite! Sorrido all'idea che quel germoglio mi abbia presa in giro, per un anno intero.

Amicizia

Secondo un recente studio condotto dai Migliori Luoghi Comuni, l'amicizia tra un uomo e una donna non esiste, l'amicizia tra donne non esiste, tra gli uomini c'è cameratismo. Nonostante indichi un concetto sulla cui esistenza si nutrono forti dubbi, la parola amicizia è sulla bocca di tutti, come dio.

11 settembre 2012

Racconto eziologico

Mio padre desiderava ardentemente una femmina. Non aveva nemmeno preso in considerazione la probabilità di avere un maschio.
Quando mia madre gli annunciò di essere incinta lui sentenziò: è una femmina.
Le donne del paese vaticinavano controllando dimensione e forma della pancia, colore della pelle del viso, caratteristiche della camminata ed erano tutte concordi: è un maschio.
Mio padre, fermo sulla sua posizione, cominciò a scommettere. E vinse.
Nacqui io, la femmina tanto desiderata.
Mi vestirono di rosa, con pizzi e fiorellini. Mi comprarono bambole e peluche.
Ad un certo punto, non ricordo quando, arrivarono il traforo, il martello, il trapano. Mio padre mi insegnò a piantare i chiodi, a tagliare il compensato, a fare i buchi sul muro e piantare i tasselli, mi insegnò ad aggiustare le spine e le prese della corrente. Quando mi regalò il motorino mi insegnò a pulire e a cambiare la candela, prima ancora di avere una macchina sapevo cambiare una ruota.
Se sono così c'è un perché.

10 settembre 2012

Ho passeggiato con il naso

olea fragrans - frangipane - olea - fico - resina - terra secca - olea - erba appena tagliata - frangipane - frangipane - mais maturo - acqua di falda - mucca - fico - olea.

Guardatevi le spalle

Sfogliamo una rivista di moda e ci incantiamo davanti alle foto di abiti da sogno. Le modelle sono tutte riprese di fronte, al massimo di trequarti e noi donne, abituate a quel tipo di immagine, la riproponiamo quando entriamo in un camerino.
Entriamo, indossiamo il nostro capo del desiderio, lo lisciamo sul davanti, ci giriamo leggermente a destra, un pochetto a sinistra, un'altra lisciatina e... perfetto!
E no! ERRORE!
Perché quel vestitino che mette in risalto il decolleté può ingigantire quel leggero sbuffo sotto la chiappa.
Quei pantaloni che fasciano divinamente il fianco possono schiacciare il culo facendolo sembrare un'asse da stiro.
Sarebbe auspicabile che i camerini avessero due specchi, uno di fronte all'altro, non è mai così. Allora improvvisiamoci contorsioniste, giriamo il collo come civette e cerchiamo di vedere come si presenta il nostro dietro. Se ci facciamo accompagnare scegliamo l'amica più spietata, sincera, e fidiamoci dei suoi occhi.
Ricordiamoci che andiamo sì incontro alla gente con il nostro davanti, ma ci sarà sempre qualcuno alle nostre spalle e che l'occhio maschile cade, volente o nolente, sul nostro fondoschiena.

06 settembre 2012

L'eleganza della moeca

La moeca è un granchietto, assume questo nome durante la fase della muta quando perde il carapace e si presenta tenera e molle. Quando si trova in questo stato è molto apprezzata nella cucina veneziana.
La moeca è un po' una metafora dell'essere umano: come lei muta due volte all'anno può capitare che c si trovi a cambiare pelle un paio di volte nella vita, almeno.
A causa di una proprensione, di interventi esterni, di congiunzioni astrali, dei casi della vita, ad un tratto l'essere umano abbandona, più o meno velocemente, il proprio guscio costruito diligentemente nell'arco degli anni.
Si ritrova così tenero, morbido, vulnerabile, esposto.
La sensazione è strana, a volte piacevole, a volte spaventosa.
Se ne accorge il soggetto, se ne accorge chi gli sta intorno. Qualche piccola cosa cambia, qualcosa rimane immutato.
La moeca-essere umano, sa di non avere più la corazza, quell'arma di difesa e di protezione tanto amata, sa che un soffio di vento, un granello di sabbia, un'onda del mare le provoca un sussulto. Sa anche che deve stare attenta a non farsi schiacciare per sbaglio o, peggio ancora, farsi catturare da un gourmet veneto e fare così una brutta fine.


(e sì, questo post è molto autobiografico)

04 settembre 2012

E se ce le aveva lei...



Se poi ti lecchi anche le dita...

È il volantino pubblicitario di una palestra.
Evidentemente non sono più sufficienti le promesse di un corpo da modella, di addominali scolpiti, di glutei come il marmo.