Siamo alla continua ricerca della nostra mezza mela. La mia se la deve essere mangiata qualcuno. (mi ero sbagliata)
22 dicembre 2007
E' Natale, purtroppo
A parte le luminarie ostentate a fine estate.
A parte i Babbo Natale appesi senza ritegno alle finestre.
A parte le corse sfrenate all'ultimo panettone causa sciopero dei Tir (simili scene di isteria collettiva non si vedono nemmeno durante i saldi ).
Un'espressione tipica del moderno Natale sono i gadget. Con il termine gadget si definisce una massa informe di oggetti dalla discutibile utilità, creati da menti malate per acquirenti psicolabili.
Nel mondo del gadget vanno a finire tutte le creazioni di inventori pazzoidi che non hanno trovato una collocazione ufficiale. Si, perchè sono degli esseri ibridi, creature mitologiche formate da più nature, oggetti indefinibili non sai se catalogarli nel reparto cancelleria, in quello di utensili per la casa...
Anche il mio parrucchiere è stato colpito dalla virulenta febbre del gadget. Ieri sono andata a tagliarmi i capelli e insieme alla fattura (il mio è un parrucchiere onesto) mi ha consegnato un sacchettino rosso. Non ho resistito alla curiosità e l'ho aperto subito!
Che sorpresa quando mi sono trovata davanti un apribottiglia di un elegante blu. Ops, che strana punta. Tiro un po' ed ecco apparire la punta di una penna!
Il tutto è corredato da un cordino da collo: utilissimo.
A chi puo' essere venuto in mente di unire una penna ad un cavatappi? Perchè mai le due cose dovrebbero viaggiare insieme. E quel cordino? Qualcuno potrebbe avere mai il coraggio di girare con un oggetto simile attaccato al collo?
Buon Natale!
16 dicembre 2007
Chi non muore...
Oggi scrivo seduta comodamente davanti al computer mentre la mia nuova stufa a legna diffonde un delizioso calore. Ci è voluto un po', ma alla fine ho risolto molti di quei piccoli problemi che mi facevano diventare pazza. Aspetto con ansia l'imminente fine di questo tragico 2007, sono esausta. Non stanca, depressa, esaurita. Proprio ESAUSTA!
Come una pila alcalina, se collegassero i miei poli ad uno di quei tester (come quelli delle confezioni delle batterie di qualche anno fa) riuscirei a malapena ad accendere una flebile lucina rossa tendente allo spento.
Adesso mi rilasso davanti al fuoco, recupero le forze, tiro un bel sospiro e riparto.
A presto!
21 settembre 2007
Sistema decimale
19 settembre 2007
Vodafone: 914 persone in grado di...
di Ester Crea per "conquistedellavoro.it"
"Fistel, Slc e Uilcom verso lo sciopero dopo la presentazione di un progetto per la cessione delle attività di customer care
Bandisce concorsi a premi, si guadagna la simpatia con i volti (ben pagati) di Totti e Gattuso, pensa perfino di comprare le infrastrutture in Italia e Spagna di Tele2, ma intanto è pronta a rifilare una pedata a centinaia di lavoratori del suo customer care. E’ il colosso della telefonia mobile Vodafone, che nell’illustrare ai sindacati il piano industriale della compagnia ha rivelato l’intenzione di esternalizzare fino a quasi il 10% del suo personale, il tutto dopo un anno con fatturati in crescita e milioni di euro di profitti.
Pronta la reazione dei sindacati che hanno aperto la procedura di sciopero e convocato per il prossimo 25 settembre il coordinamento nazionale Rsu Vodafone per decidere le iniziative contro la decisione dell’azienda.
A rischio, in particolare, sarebbero i 914 lavoratori dei call center di diverse città d’Italia (Ivrea, Milano, Padova, Roma e Napoli).
”La riduzione del perimetro aziendale è un fatto grave - sostiene Raffaella Di Rodi, segretario nazionale Fistel Cisl – perché l’azienda, a fronte di un calo di redditività, risponde con un processo di esternalizzazione di attività core-business e dei lavoratori”.
Secondo le segreterie nazionali di Fistel, Slc e Uilcom si tratta di un progetto inaccettabile, ”che segna una grave inversione di tendenza rispetto alle politiche industriali portate avanti finora nel segno della qualità e dell'integrazione dei servizi e delle professionalità”.
Inoltre, i sindacati intravedono il rischio che si tratti solo di un primo passo, che col tempo potrebbe coinvolgere anche gli altri asset finora ritenuti strategici, come era stato dichiarato essere lo stesso customer care (cioè rete e IT).
Un’eventualità che secondo Di Rodi dovrebbe spingere il sindacato confederale ”ad una grossa riflessione a fronte dei cambiamenti che stanno avvenendo nel settore delle Tlc per adeguare gli strumenti contrattuali e dare maggiori tutele ai lavoratori che sono i soli a pagare le conseguenze delle strategie aziendali”.
Duro anche il commento di Alessandro Genovesi della Slc Cgil. ”Al di là di belle parole e tentativi di far passare tale operazione come scelta di carattere industriale – afferma il sindacalista - siamo alle prese con una semplice riduzione del costo del lavoro per far crescere il valore economico e finanziario dell’impresa”.
”Abbiamo molti dubbi – sottolinea Genovesi - sulla esternalizzazione di parti importanti dei servizi di gestione del cliente, da sempre vanto di Vodafone, che annuncia nei fatti un cambio di strategia esternalizzando parti importanti dei propri asset. A vantaggio, oltretutto, di un’azienda come Comdata, che non è l’Olivetti, ma anzi un’impresa di call-center priva persino di un contratto aziendale di secondo livelloe che da tempo va facendo shopping al solo scopo di quotarsi in Borsa. Le domande sono: siamo di fronte all'inizio di una drastica riduzione dei perimetri aziendali di Vodafone? Per Vodafone l'Italia è ancora un mercato strategico?”."
18 settembre 2007
Armi di seduzione
Entro nel negozio con la mia piccolina sotto braccio, spiego il problema e il signore molto gentile mi dice che dovrà trattenerla qualche giorno. Mi rassicura dicendomi che è ancora in garanzia. “Non è da molto che l’ha portata qui, sarà neanche un mese”. Confermo. “Mi ricordo sa di lei!”
A questo punto tutta la mia civetteria mi sale dal basso allungandomi la colonna vertebrale vertebra dopo vertebra. Sale fino al busto, mi impettisco leggermente. Sale ancora. Le mie ciglia già si allungano preparandosi a sbattere come neanche Olivia di Braccio di Ferro saprebbe fare.
Il tecnico inspiegabilmente si avvicina alla vetrina, guarda fuori, si gira e mi chiede: “Dov’è?”
Le ciglia si ritraggono, con un impercettibile rumore, trac-tac-tac, le vertebre si accasciano nella loro posizione abituale.
Ho capito. Il tecnico cercava la mia macchina. Si era ricordato di me grazie alla mia 2cv charleston!
07 settembre 2007
Fai da te
Quella che non capisco è la cassa del supermercato. La nuova frontiera della spesa: la cassa “fai da te”. Non c’è mai coda. Il perché l’ho capito a mie spese.
Da perfetta single ecologista quando vado a fare la spesa mi porto le mie belle sporte di cotone. La cassa fai date non le ama, le rigetta, si indispettisce se le usi e comincia a ripetere a raffica: “Oggetto non riconosciuto nell’area sacchetti”. Provo a toglierlo, una voce gentile ti invita a mettere la borsa nell’area sacchetti. La rimetto. “Oggetto non riconosciuto nell’area sacchetti! Oggetto non riconosciuto nell’area sacchetti!”. Provo a fare l’indifferente ma quella non la smette “Oggetto non riconosciuto nell’area sacchetti!” Non so che fare, mi guardo attorno imbarazzata.
Un’inutile cassiera scende dal suo trono (la sua postazione è leggermente rialzata) e con aria scocciata mi dice che per utilizzare le mie borse lai mi deve autorizzare (e ci voleva tanto?). Ringrazio riconoscente.
Inizio a riempire i miei sacchetti, i sacchetto pieno lo rimetto nel carrello come faccio generalmente. Cattiva abitudine! La signorina Rottermeier nascosta nella cassa bela inacidita che c’è qualcosa che non va (ho rimosso le parole che ha usato). Mioddio che fare?
L’inutile cassiera mi guarda come se fossi una demente e mi spiega con eccessiva gentilezza che devo lasciare tutta la spesa “nell’area sacchetti” (comincio ad odiare questa definizione) fino alla fine.
Un codice non passa sul lettore, devo digitarlo sulla tastiera, sono terrorizzata, mi sento gli occhi della cassiera addosso…
Finalmente ho finito, chiudo il conto. Sacchetti utilizzati, nessuno (ah, te li fanno anche pagare!). Pago con il bancomat, uff devo anche passare la tessera, ma l’ho visto fare tante volte, qui non mi fregano! Tutto liscio, ma dall’enorme cruscotto non esce lo scontrino, lo cerco , non lo vedo, alzo gli occhi implorante e incontro quelli della commessa che scrolla la testa e mi indica un’appendice del cruscotto, completamente fuori dalla mia visuale.
Metto le borse nel carrello, sono stremata, sono stata umiliata, esposta al pubblico ludibrio e non ho risparmiato neanche un centesimo!
Allora mi chiedo, perché mai una persona capace di intendere e di volere dovrebbe utilizzare una cassa di questo genere?
08 agosto 2007
Nel mezzo del cammin...
09 luglio 2007
Chiuso per...
Questo blog e' temporaneamente chiuso per:
- Mancanza di una connessione internet (la mia azienda ha cambiato le condizioni del contratto del mio abbonamento aziendale. E' stato un cambio improvviso, non ho avuto il tempo per correre ai ripari)
- Mancanza di idee. Non mi succede niente percio' non ho niente da raccontare.
Spero di ritornare in forma al piu' presto. Un saluto a tutti quelli che hanno avuto la bonta' di continuare a venirmi a trovare.
18 giugno 2007
Chiuso per Ferie
Ora però sono arrivate le meritate ferie. Mercoledi partirò per l'Umbria!
Spero, al ritorno, di avere molte storie da raccontare.
PS: sono previste delle incursioni a Roma!
04 giugno 2007
Piccoli uomini crescono
A: "Secondo te perché le donne amano tanto fare compere?"
B: "Mah, forse per scaricare la tensione."
Quanta saggezza in così tenera età!
29 maggio 2007
Il mio personal trainer
A guardarla mi sono detta che il mio fisico non è poi così male, che non mi servono palestra e massaggi, per sentirmi in forma devo solo noleggiare qualche vecchio film!
26 maggio 2007
Tesoretto
Mi auguro che non facciano una brutta fine. Spero che il governo non faccia come quei diseredati che, abituati a non avere un soldo in tasca, appena ricevono 2 lire di elemosina se ne vanno al bar a scialacquarla.
19 maggio 2007
Fenomeni paranormali
Com'è possibile che i miei vicini, ogni volta che decido di schiacciare un sonnellino pomeridiano, appena appoggio la testa sul cuscino, alzino il volume della musica e si mettano a spostare mobili?
Come riescono a captare il momento giusto? Come riescono a sentire che il sonno mi è passato, che sto per alzarmi e che proprio quello è il momento giusto per spegnere la radio?
In attesa di una spiegazione scientifica ai miei quesiti ringrazio Ulisse per aver inventato i tappi di cera.
15 maggio 2007
Casa dolce casa
Le pubblicità spesso ci propongono modelli che, nelle intenzioni dei pubblicitari, dovremmo sentirci obbligati ad imitare.
Le case dei protagonisti degli spot sono eleganti, moderne, luminose. Qualcuno ha dei mobili che suscitano l'invidia vandala delle amiche. Altri hanno cassettoni vietati ai minori di 18 anni a causa dei voluttuosi orgasmi che generano nella metà femminile della famiglia. Molti sognano una casa degna della famiglia del Mulino Bianco, la mia da 3 giorni assomiglia a quella della Carta Camomilla (il che la dice lunga sul mio karma).
3 giorni fa è iniziata una pacifica invasione di formiche. Non sono formiche normali, no no. Sono formiche con un'intelligenza superiore, non si lasciano tentare dalle esche, dribblano lo zucchero che nasconde il veleno, eliminano ogni traccia per cui non so da che parte entrano.
Ad un certo punto compaiono all'improvviso, corrono zigzagando, si arrampicano, ridiscendono, avanzano, si fermano, si riuniscono salutandosi con le antennine. Le vocine non le sento, ma solo perchè hanno una frequenza negata al mio orecchio umano.
Per ore si impossessano di cucina e bagno indifferenti ai miei tentativi di sterminio (stasera ho provato anche con il talco) poi spariscono lascaindomi nell'illusione di averle eliminate. Vana illusione, il giorno dopo alla stessa ora ricompaiono.
Sto per gettare la spugna, lascio a loro la casa, me ne vado... quasi quasi intesto il mutuo alla loro regina.
13 maggio 2007
In medio stat virtus
"Siamo oltre un milione", dice Savino Pezzotta a metà pomeriggio. Per la Questura sono tra i 200 e i 250mila. Un colpo d'occhio sulla piazza fa pensare ad almeno cinquecentomila persone.
08 maggio 2007
Alle fronde dei salici
E come potevamo noi cantare con il piede straniero sopra il cuore, fra i morti abbandonati nelle piazze sull’erba dura di ghiaccio, al lamento d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero della madre che andava incontro al figlio crocifisso sul palo del telegrafo? Alle fronde dei salici, per voto, anche le nostre cetre erano appese, oscillavano lievi al triste vento. |
Oggi pomeriggio il ragazzino di 13 anni che ogni tanto aiuto nei compiti doveva fare un commento alla poesia di Quasimodo. Il commento, secondo lo schema del libro, prevedeva lo sviluppo di alcuni punti. Abbiamo superato quasi indenni lo scoglio del titolo, dell'autore, del riassunto (la parafrasi). Quando siamo arrivati alle intenzioni dell'autore: "Allora dimmi M., che cosa voleva dire Quasimodo con questa poesia?".
Grattatina di testa, succhiatina alla penna e poi parte a scrivere: "Quasimodo non esprime odio nei confronti del nemico..." Pausa.
"Perchè?" Chiedo io.
Pausa, e poi il lampo di genio! "Perchè non era in grado si esprimerlo!"
Ecco.
Poi è toccato alle considerazioni personali. Ho chiesto al piccolo discente cosa pensasse della poesia, cosa gli avesse comunicato.
... lunga pausa con tanto di fronte corrugata nello sforzo intellettivo.
"Ho capito che il poeta voleva dire che questa qui è una cosa grave, ma ce ne sono anche di più gravi"
Sigh.
07 maggio 2007
Raccolta sparpagliata
L'allegro calendarietto è ricco di immagini che evocano mondi possibili dove l'immonda immondizia rinasce trasformandosi in nuovi oggetti. In basso c'è una nota che recita: E' VIETATO L'ABBANDONO DEI RIFIUTI NONCHE' IL CONFERIMENTO DEGLI STESSI CON MODALITA' E TEMPI DIVERSI DA QUELLI INDICATI NEL CALENDARIO. I trasgressori saranno puniti con sanzioni da 25.00 a 15.00 euro.
Giusto! Evviva un mondo più pulito!
Ma il sogno finisce qui. Da quando è iniziata la raccolta differenziata i fossi e le siepi delle strade di campagna sono sempre più luride. Non ho mai visto uno scempio tale. E i trasgressori non sono dei cittadini incivili che "non conferiscono" i propri rifiuti con "modalità e tempi diversi da quelli indicati nel calendario". No, è la stessa società che si occupa della raccolta: la ETRA S.p.A, impegnata nella salvaguardia dell'ambiente.
I bidoni vengono infatti svuotati in camioncini piccoli e scattanti: troppo piccoli per contenere tutto, stipati fino all'orlo, troppo scattanti per non ballonzolare tra una buca e l'altra.
Risultato: nella folle corsa per il rientro in sede buona parte dei sacchetti prende il volo (sono una testimone oculare dell'evento) depositandosi nei fossi e nei canali che costeggaino la strada.
Mentre migliaia di persone si illudono di "lavorare" per un mondo più pulito, sono felici di pagare le tasse per un futuro meno inquinato, ETRA che con le nostre tasse viene pagata se ne strafrega altamente.
ETRA non è uno di quei trasgressori che andrebbe punito perchè E' VIETATO L'ABBANDONO DEI RIFIUTI NONCHE' IL CONFERIMENTO DEGLI STESSI CON MODALITA' E TEMPI DIVERSI DA QUELLI INDICATI NEL CALENDARIO?
06 maggio 2007
Genetliaco
01 maggio 2007
Uomo avvisato...
PMDD Disturbo disforico premestruale: indica l'estrema ipersensibilità emotiva nei giorni precedenti le mestruazioni scatenata da estrogeni e progesterone. In francia e in Inghilterra donne sofferenti di Pmdd che hanno commesso crimini sono state assolte per infermità mentale.
Io ci penserei 2 volte prima di chiedere ad una donna, con quel sorrisetto beota stampato sulla faccia: " Beh, che cos'hai oggi? Il ciclo?"
*Art. di Giorgio Dell'Atri, notizie tratte da: Louanne Brizedine, Il cervello delle donne, Rizzoli, 2007.
25 aprile 2007
L'omo è omo
In tutto questo l'uomo non è stato a guardare. Per contrasto ha riscoperto il suo lato "femminile" adottando abitudini che prima erano prerogativa del mondo muliebre, con risultati altrettanto discutibili. Vediamoli nel dettaglio:
Ceretta/depilazione: Fino a pochi anni fa praticata in segreto in un bagno chiuso a chiave o nello sgabuzzino di un salone di bellezza. Luoghi inacessibili al genere maschile. E' vero che alcuni uomini sembrano avere innestato il gene dell'orso marsicano. Per loro la depilazione del torace è gradita, calorosamente consigliata quella della schiena. Cosce e polpacci lisci come il culetto di un bambino sono accettabili solo nei ciclisti professionisti. Ho visto, con orrore, delle ascelle virili perfettamente depilate!
Sopracciglia: La pratica precedentemte descritta è arrivata al suo culmine quando, non avendo più peli da strappare l'uomo si è guardato allo specchio, si è fatto la barba e ha notato che gli rimanevano due cespuglietti superstiti. Così si è accanito sulle maschie sopracciglia. Sarò strana, ma a me un uomo con le sopracciglia più sottili di Marlene Dietritch fa l'effetto del bromuro!
Profumo: Voglio il tuo profumo! cantava la Nannini. Naturalmente non si riferiva all'effluvio di caprone che emanano certi figuri. L'uomo che sa di pulito, di acqua e sapone è gradevole, il mio preferito. Con un po' di dopobarba è sopportabile, ma non deve lasciartelo addosso quando ti bacia per salutarti. Respirare per un'intera serata la fragranza di uno con cui non hai intenzione di approffondire la conoscenza in senso biblico, diventa una tortura. Ci sono poi quelli che olezzano come delle prostitute. Qualcuno glielo dovrà pur dire che il tizio della pubblicità si spruzza per mezz'ora solo perchè è pagato per farlo, che non è così che si utilizza! Anche Marilyn Monroe usava solo 2 gocce di Chanel n°5!
Mascara/smalto: A volte anche il fondotinta... Alcuni uomini non hanno capito che "essere curato" non vuol dire trasformarsi in una larva di drag queen! I più temerari osano il lucidalabbra, che sia una vendetta nei nostri confronti? Un rifarsi di anni di colletti sporchi di fondotinta, di ingestione coatta di rossetti?
15 aprile 2007
Rssegnazione
Quando avevo 15 anni i diceva: "Non avere fretta di trovare un fidanzato C'è tempo!"
Quando avevo 20 chiamò un sedicente veggente il quale le predisse che il fidanzatino che avevo sarebbe stato l'uomo della mia vita. E' durata 6 mesi.
Quando ne avevo 25 mi diceva: "Pensa a studiare (mi sono iscritta tardi all'università), a farti un futuro, se troppo giovane!". Mentre mia nonna mi istruiva: "Ricordati che da sposare non hai niente, ma neanche da sposata..."
A 30 anni è iniziata la tiritera: "Sei troppo difficile, sei troppo esigente, se vai avanti cosi, chi ti si piglia. Mi sarebbe tanto piaciuto diventare nonna, ma ormai..."
Ora che di anni ne ho quasi 37, mi guarda con gli occhi lucidi: "Non mi interessa che ti sposi, ma sarei felici se ti trovassi una compagnia" (non aggiunge per educazione "per la vecchiaia").
Il giorno di Pasqua, mentre mio cugino venticinquenne regalava un solitario alla sua fidanzatina, ha sospirato.
12 aprile 2007
Intramontabili
Se non si è capito dalla foto, parlo del set di tappetini per bagno, uno rettangolare, 2 sagomati per adattarli a tazza e bidé e, per chi voleva osare di più, il fantastico copritavoletta!
Hanno superato indenni gli edonisti anni '80, i minimalisti anni '90 per approdare senza segni di stanchezza nel nuovo millennio. Si sono adattatiti al cambimento dei gusti, hanno abbandonato le striscie bicolori, si sono liberati del poco igienico copritavoletta, li ho visti in colori fluo, in sgargianti rosa e azzurro, in tenui pastello, ma sono sempre loro, un must sulle bancarelle del mercato.
La loro presenza anche nel mio condominio è stata confermata un paio di giorni fa quando, con la leggerezza di una farfalla, un tappetino sagomato, color fiordaliso, è volato nel mio giardino.
Non so se è per pudore o per vegogna che il proprietario non è ancora venuto a reclamarlo.
09 aprile 2007
L'Accademia dei fiocchi di Crusca
06 aprile 2007
Siano stramaledetti i SUV
Tempi duri per chi, come me, gira con una anziana ma arzilla vettura.
Non solo per i blocchi del traffico che ci costringono a lunghe circumnavigazioni nel periglioso mare delle tangenziali nel tentativo di scansare le colonne d'Ercole della zona a traffico limitato.
Ci si mettono anche i suvvisti che si sentono i proprietari assoluti della strada, che si piazzano in mezzo alla carreggiata zigzagando di qua e di là incuranti delle altre macchine che occupano le corsie opposte. Quello che più mi stupisce è che in una macchina tanto costosa non esistano le frecce. Non ho mai visto un SUV sfoderare una lucina intermittente, di colore arancione per segnalare la volontà di svoltare. E gli specchietti retrovisori? Finti sicuramente, come quelli della macchina di Barbie. Altrimenti non si spiegherebbero certe manovre.
Le strade cittadine sono piene di giovani auto sconsiderate, incuranti del pericolo e del codice stradale. Di tozzi marcantoni spavaldi e maleducati. Di guidatori incivili e ipodotati.
E per le vecchiette nessun rispetto.
04 aprile 2007
Pèso el tacon che'l sbrego
E' un detto veneto, tra i miei preferiti, che si usa quando, nel tentatico di rimediare si peggiorano le cose.
Lunedi non si è presentato il responsabile del cantiere per sotterrare il calumet della pace e propormi una soluzione alternativa al palo conficcato nel mio giardino. Alle 8 in punto è arrivato il camioncino, sono scesi gli operai, hanno scaricato un bel po' di roba e si sono messi al lavoro.
Risultato?
Ora ho una specie di Tour Eiffel davanti casa.Con tanto di lucine lampeggianti per segnalarne la presenza. Infatti l'orrenda costruzione è installata sul marciapiede, quattro metri di suolo pubblico occupato da un mastio che ha l'unica funzione di sostenere un esile filo.
E' già partita la denuncia.
01 aprile 2007
Il profumo del potere
Il filo elettrico che, sostenuto d due pali, uno dei quali fissato alla mia recinzione, è per terra. Il suddetto palo spezzato. Il filo è caduto sulla macchina del vicino strisciandola per bene. E' la seconda volta in pochi mesi. La mia già nominata vena sadica mi impone di fare una battutina al vicino.
Dopo una mezzoretta suona il campanello, è il più giovane degli operai che mi viene a chiedere di entrare per sostituire il palo rotto. Gli spiego che il permesso non l'avrà dato che nessuno si è preso la briga di chiedermi il permesso di collegarsi (il palo era già lì, ma per un altro cantiere che ha chiuso da tempo), dato che non ne posso più di vedere quel ponte volante, dato che la sicurezza che invocano tanto non è assicurata da un sistema che per ben 2 volte in pochi mesi non ha funzionato. Il ragazzo non sa che dire.
Il cantiere è in fermento, sono tutti al telefono. Mi passano il responsabile che tenta di addolcirmi, rimango ferma nella mia posizione ma mi scuce una deroga al divieto: il palo può essere cambiato, ma lunedi dovranno trovare una soluzione diversa.
Lo comunico agli operai spiegando loro che il lavoro dovrà essere fatto entro le 11, poi io uscirò e chiuderò il cancello.
Insospettita dal silenzio e dalla mancanza di movimento mi affaccio. Il cancello è chiuso, gli operai spariti, il filo striscia ancora per terra.
Alle 11 esco, la situazione non è cambiata, dal cantiere nessun movimento.
Quando torno a casa, alla sera, il palo è sparito, il filo staccato dalla centralina è arrotolato in un angolo.
Ho vinto la mia piccola battaglia! Dopo 3 anni l'odiato palo è uscito dalla mia visuale.
Confesso, un sorriso soddisfatto si è stampato sul mio volto.
28 marzo 2007
Alla faccia degli animalisti
Una settimana fa sono stati liberati 600 visoni in un allevamento in provincia di Savona. In parte sono morti travolti dalle macchine, altri se non recuperati moriranno di stenti, i mustelidi che sopravviveranno, voraci carnivori, creeranno dei danni irreparabili all'equilibrio natulare del luogo.
Pare che recentemente ci sia stata un'incursione in un laboratorio per liberare gli animali sottoposti ai test, salvo poi sopprimere dei coniglietti infettati dal vaiolo che potevano essere pericolosi anche per i loro "salvatori".
E' questo l'amore per gli animali?
Con questo non volgio dire che approvo gli allevamenti di pellicce o i laboratori che fanno test sugli animali (ho un animale da pelliccia come coinquilina, Isotta, una puzzola americana; non mangio né carne né pesce da quasi 20 anni), ma che disapprovo le azioni cretine fatte da imbecilli esibizionisti. Perchè questo sono.
Ps:
Amore di mamma...
26 marzo 2007
Un'esplosione di...
Già da qualche giorno è in onda la nuova pubblicità della Vigorsol con quel coraggioso scoiattolino che con un portentoso peto congela l'intero bosco salvandolo da un incendio. Il suo eroico gesto è stato reso possibile dall'assunzione di un freschissimo caucciù dalle proprietà ibernanti. Questa edificante visione è stata seguita da quella delle patatine Wacko's nella quale, in un perfetto stile western alla "Mezzogiorno di fuoco", una patata vestita da cow boy affronta un temibile avversario e lo stende con una rumorosa pernacchia (non ho capito se la flautolenza è insita nel suo essere patata o se è stata causata dall'aver mangiato i fatidici tuberi)
Mi è venuto il dubbio che la pubblicità i questi due prodotti sia curata dalla stessa agenzia. Per la prima ho trovato il colpevole:
Agenzia: BBH
Direzione Creativa: Nick Gill
Art Director: Verity Fenner
Copywriter: Claudia Southgate
I miei complimenti alle signore.
Continuo la ricerca, ma non riesco a trovare informazioni su chi ha ideato lo spot delle Wacko's.
Mi auguro che dei prodotti così simili siano uscita dalle stessa mente, dallo stesso gruppo di lavoro che si ispira ad un unico modello (forse uno capo afflitto da aerofagia). Ma ho paura che le mie speranze siano vane.
Forse stiamo facendo un passo avanti, dall'uso indiscriminato del sesso in pubblicità, all'uso indiscriminato del peto. Un passo in avanti o un passo all'in-didietro?
23 marzo 2007
Natura ingrata
Consapevole ma incurante dell'impari lotta che mi aspettava, ho deciso di non usare il diserbante ma di strappare con le mani le erbacce. Non per masochismo, ma per non nuocere alle coccinelle e ai grilli che abbondano.
Lungo il perimetro ho piantato essenze diverse, scelte tra le più rustiche perchè meno soggette ai parassiti. Ho piantato delle piante che durante l'inverno, con le loro bacche, sfamano i merli (il più intraprendente è tanto grasso da sembrare un piccione travestito). Il pettirosso, quando arriva, trova la sua ciotola piena di mangime.
Le api sono le benvenute, ho lasciato che le vespe facessero il loro nido sul cancelletto d'ingresso, proprio sotto la serratura. Ho sgridato i bambini che volevano distruggerlo.
Ho lasciato crescere i papaveri, la camomilla e il tarassaco.
L'anno scorso ho seminato il prato. Non quella antipatica erbetta snob da prato all'inglese, ma 3 varietà di allegro trifoglio. Me lo sono goduto per poco, poi ha cominciato a sparire e con lui tutte le erbe.
Quale sarà stata la causa di questa desertificazione? Non l'agricoltura intensiva, non l'uso massiccio di prodotti chimici naturalmente.
Ieri, preparando la terra per una nuova semina, ho trovato il colpevole, o meglio, una moltitudine di colpevoli! A 2 cm dalla superficie del terreno stanno pigramente arrotolate su se stesse delle grasse, disgustose, ributtanti larve biancastre che si sono pappate le radici delle mie piantine.
E adesso che faccio? Vado contro i miei principi e le ammazzo innondandole di veleno? Cerco un predatore e gliele faccio mangiare tutte finchè non gli viene un'indigestione? Un terza soluzione non mi viene.
Natura ingrata...
21 marzo 2007
17 marzo 2007
Gli occhi e l'anima
Si dice che gli occhi sono lo specchio dell'anima.
Me ne sono convinta quando vidi per la prima volta Gino Strada. Era in tv, lo stavano intervistando. Non riuscivo a staccarmi dai suoi occhi, raramente guardava l'intervistatore, guardava oltre insofferente come se avesse voluto essere altrove. L'espressione era quella di chi sta pensando ad altro, raccontava le attività di emergency con gli occhi fissi di chi ha davanti a sé i luoghi, le persone martoriati dalle guerre.
La quarta di copertina di Gomorra ha confermato la mia convinzione. Gli occhi di Roberto Saviano, occhi ch hanno visto troppo. C'è qualcosa di simili agli occhi di Strada.
Ho letto il libro, ogni pagina un pugno allo stomaco. Di camorra, come molti, ho solo sentito parlare al telegironale, ho letto sui giornali. Ho conosciuto alcune persone eliminate dalla mala del Brenta, anche questo letto sul quotidiano locale. Non è la stessa cosa.
Cosa cambia nell'anima di chi è cresciuto tra tanti morti ammazzati? In chi ha visto tanti corpi dilaniati, in chi ha respirato l'odore del sangue?
Difficile dirlo, ma quegli occhi testimoniano che qualcosa è cambiato.
15 marzo 2007
14 marzo 2007
Coincidenze
Ieri sera mentre leggevo: Si disse che era una cosa ridicola. Non poteva sentire la mancanza di quello che non c'era mai stato. Eppure non poteva scrollarsi di dosso il senso di qualcosa di irrimediabilmente perduto, di terribilmente sbagliato. (Vino, patate e mele rosse, Joanne Harris. Garzanti)
Quando si dice le coincidenze...
11 marzo 2007
Noblesse... mariage
Siamo partiti da Padova alle 8.00, il matromonio era previsto per le 11.00 a Lignano Sabbiadoro.
Dopo un breve rinfresco ristoratore ci siamo recati in chiesa e sul sagrato abbiamo aspettato la sposa. Nell'attesa abbiamo cercato di scoprire chi, tra la marea di gente che ci circondava, fosse lo sposo: nessuno di noi (per noi intendo la parte padovana della famiglia) l'aveva ancora visto.
All'arrivo della sposa su una meravigliosa Mercedes d'epoca la nostra curiosità è stata soddisfatta. Dalla folla si è staccato un uomo vestito di grigio, con gli occhiali neri e i capelli impomatati, si è avvicinato lentamente alla macchina senza staccare lo sguardo dalla sposa, ha aperto la portiera, lei è scesa, lui ha fatto scorrere gli occhi sul suo corpo e con un eloquente gesto fatto con la mano destra, come se stesse suonando ilo clacson, ha esternato il suo gradimento.
Cominciamo bene!
Il matrimonio è stato celebrato da un prete paranoico che invitava in continuazione a mantenere la calma e la serietà ad una chiesa muta e composta.
Poi siamo partiti per il ristorante di proprietà della famiglia dello sposo, incastonato nella campagna friulana. Qui ci siamo resi conto che le distanze sono relative: secondo le indicazioni doveva essere a 10 km da Latisana, ne abbiamo fatti almeno 30. Inutile dire che ci siamo persi.
Tra gli antipasti e i primi gli amici più rumorosi hanno intonato un coro da stadio: O-le-lè, o-la-là. faccelo vedé, faccelo toccà! Lo sposo avvicinandosi al suo tavolo ha messo mano ai pantaloni. Pensavamo tutti ad una finta, e invece... è salito in piedi sulla sedia e si è calato le braghe mostrando a tutti il deretano. Un uomo di classe.
Come mi ero aspettata sono partiti i commenti nei confronti miei e dell'altra mia cugina e del nostro cronico stato di zitelle. A quanto pare pullulava di scapoloni sui quali hanno cercato di attirare il nostro interesse. Le nostre occhiate, li hanno fatti desistere.
Tra una portata e l'altra, tra una Macarena e un po' di revival, siamo arrivati all'immancabile trenino durato almeno un quarto d'ora.
Abbiamo atteso con impazienza la distribuzione delle bomboniere (che io non ho ricevuto per qualche oscuro motivo) come l'andate in pace alla fine della messa.
Stremati ci siamo messi sulla strada del ritorno senza che nessuno ci avesse ancora presentato lo sposo.
Segretamente ognuno di noi ha ringraziato il cielo per i quasi 200 km che ci separano.
08 marzo 2007
8 marzo- mi dissocio
- sms di auguri
- mail prefabbricate con frasi banali e scontate
- deforestazione selvaggia di intere distese di mimose
- cene per "sole donne"
- dopocena a base di manzi unti e anabolizzati che si spogliano davanti a femmine ululanti
ho un lavoro che mi rende indipendente, una casa tutta mia, non ho un marito che mi picchia, non sono obbligata a nascondere il mio volto e il mio corpo, non corro il rischio di venire lapidata se ho una relazione extraconiugale, non sono stata sottoposta all'infibulazione, nessuno scieglie il marito per me, nessuno mi costringe a stare su una strada.
Sono stata fortunata.
06 marzo 2007
Mi domando
05 marzo 2007
...
L'ho già detto, ho un problema con i finali, anche e soprattutto quando non si tratta di letteratura ma di vita reale.
Decoltè-terapia
Ho deciso che per superare la cronica mancanza di affetto mi dedicherò all'acquisto di scarpe. Non scarpe normali, sarebbe un semplice acquisto privo di qualsiasi soddisfazione, ma scarpe con il tacco alto, leziose e femminili.
Mi si potrà obiettare che ho scelto un surrogato costoso.
Ci ho pensato anche io. ma mi sono fatta due conti. Se avessi un fidanzato ci sarebbero i regali di Natale, di compleanno, per le feste commandate, magari quelli per i suoceri, i fratelli, i nipotini...
Sabato ho comperato un bel paio di scarpe color panna, con un delizioso fiocchetto e un tacco alto 9 cm.
Ed è solo l'inizio!
04 marzo 2007
Recensione...recensione: articolo che analizza in modo critico un'opera pubblicata di recente, estens. commento critico riportato su giornali e riviste relativo a mostre, spettacoli, film e sim. (grazie Paravia).
Non ne sono capace.
Le recensioni suonano più o meno così: in Andrea Vitali – con il suo «Una finestra vistalago» (Garzanti) – si ammira anche la rara capacità polifonica di cucire la trama complessa con abili suture fatte di esitazioni, rimandi, sospensioni, atti a creare quel clima di attesa che spinge il lettore a correre sulla pagina per arrivare in fondo, preso da grande curiosità. Grazia Giordani
Tanto per citare quelle sull'ultimo libro che ho finito di leggere.
Per scrivere delle cose così bisogna avere un freddo distacco intellettuale, una solida cultura, un buon lessico, una discreta dose di faccia tosta.
Io invece con i libri ho un rapporto viscerale, ci affondo dentro, mi appassiono alle vite dei personaggi, sorrido con loro, soffro per il loro dolore, fremo nei momenti di suspense, partecipo alla loro vita.
Questo quando sono fortunata e trovo un libro che mi appassiona. Con Una finestra vistalago non è andata così.
...si ammira anche la rara capacità polifonica di cucire la trama complessa. Trama complessa? Ho avuto l'impressione di leggere gli appunti per un libro, dati alle stampe prima di essere sviluppati. I personaggi appena accennati non mi hanno coinvolto, i loro sentimenti non mi hanno colpita. La passione del dott. Tornabuoni per Grazia si ripresenta ogni tanto con la forza di un ruttino, burp, basta deglutire ed è passata fino al prossimo ruttino.
La descrizione fisica dell'ostessa vorrebbe creare un po' di suspense, in attesa che il mistero venga svelato verso la fine. Non li ho avvertini, né il mistero, né la suspance.
Insomma una delusione. un libro che non non mi ha lasciato nulla. (per fortuna avevo preso la versione super economica)
Quando ho saputo che ha vinto ben 2 Premi letterari nel 2003 non ho potuto fare a meno di ripensare al prof. Pietro Scullino e alla preparazione del permio letterario Cinque Bettole (L'intagliatore di noccioli di pesca, Nico Oreglio).
Leggendo Il petalo cremisi e il bianco mi sono immediatamente lasciata andare in balia del narratore che mi indicava dove volgere il mio sguardo. Una presenza sconosciuta, appena dietro la spalla, ma necessaria, rassicurante. Ad un certo punto non l'ho più trovata, non l'ho ancora perdonato all'autore.
01 marzo 2007
Stop the outing
28 febbraio 2007
Scegliere oggi per pensare la domani
26 febbraio 2007
Fatti mandare dalla mamma
Mercoledi mattina ricevo un messaggio: "ho il latte appena munto". Mio padre me ne aveva preso 2 litri da un contadino. Non vedevo l'ora che arrivassero le 20.00, la fine del turno, per correre dai miei e portarmi a casa "l'oro bianco"!
25 febbraio 2007
24 febbraio 2007
Tecnologia zen
Adsl superveloce, internet a banda larga, wireless, Umts, super Umts, programmi che ottimizzano il tuo lavoro, automabili che vanno da 0 a 100 Km/h in 7 nani-secondi, fast food, via card.
Veloce, veloce, veloce! Tutto si deve fare in fretta, guai ad aspettare! Corri, corri!
Tutto questo non fa parte della mia vita.
Da 14 anni guido una Citroen 2 cv, tecnologia zero. E' una macchiana con un dispositivo automatico per il controllo della velocità: quando superi i 70 all'ora comincia a vibrare costringendomi a rallentare. Ha 2 tergiscristallo giocattolo, il riscaldamento è pressochè inesistente, l'autoradio... ah ah ah!
Non corro, passeggio su 4 ruote. E mi guardo ciò che mi sta attorno, prati, alberi, nuvole, case, palazzi, zone industriali, c'è sempre una sorpresa nascosta anche in un angolo grigio.
Per collegarmi ad internet uso il cellulare, ho un contratto telefonico che me lo permette. La connessione è lenta, molto lenta. Lo accendo e attendo. Finchè aspetto mi sfoglio un giornale, sistemo le mie carte. Connesso! Ora aspetto l'apertura della pagina. Mi lascio andare ai miei pensieri. Ops, eccola qua. Bene, digito l'indirizzo del mio blog o lo scelgo tra i preferiti tanto non cambia molto. Vado a prendermi qualcosa da bere, mi siedo e comincio a scrivere, con calma.
Quando ho finito pubblico il tutto, e aspetto che questo post sia salvato.
Buona lentezza a tutti!
18 febbraio 2007
Damnatio memoriae
17 febbraio 2007
Frivolezze
15 febbraio 2007
Habemus monitor!
L'ho appena collegato! E' enorme! 19" sono incredibili se sei abituata ai 14.
Ora devo aggiustare colori, luminosità, contrasto etc., mi sta venendo un po' il mal di mare guardando questa cosa sfocata, ma non ho resistito!
12 febbraio 2007
Fiori d'arancio
Perchè tanto astio?
Nel 1970, a distanza di 5 mesi l'una dall'altra, nacquero 3 bimbette figlie di 3 fratelli. Le bimbe crebbero alternando momenti di serena amicizia ad altri di completa indifferenza. Nonostante le loro vite avessero preso strade completamente diverse avevano una cosa in comune: nessuna di loro si era sposata.
Fino a questo momento!
Adesso la primogenita ha deciso di convolare a giuste nozze. E quell'equilibrio che durava da 37 anni si è irrimediabilmente spezzato.
Finchè eravamo tutte e tre nella stessa situazione nessuno si sarebbe sognato di farmi notar la mia condizione di zitella, mal comune... Ma ora...
Già li sento i parenti lontani (quelli più vicini sono già stati incanalati verso un rassegnato mutismo) che mi chiedono quando toccherà a me, quando mangeranno i miei confetti, a quando un bambino...
Solo all'idea mi viene l'orticaria!
Per il momento ho deciso di affrontare la situazione con un abito appariscente, sarò splendida con una cappa arancione, gonna al ginocchio con drappeggio starategico e il tacco alto.
Voglio proprio vedere chi avrà il coraggio di darmi della zitella! Questo privilegio è riservato solo a me.
07 febbraio 2007
Cose d'altri tempi
Tempo fa, raccontai questa mia passione ad uno degli uomini che non ha superato la prima uscita che ha commentato: "Cose d'altri tempi..."
E mentre lui starà sicuramente facendo delle cose modernissime io taglio e cucio guardando questo bellissimo cartone animato!
06 febbraio 2007
Ahi, mi si sono rotte le sinapsi!
Nel momento in cui avviene il cambiamento, le sinapsi restie e abitudinarie si rompono provocando disagio e dolore.
Non mi ha convinta del tutto...
Ma è la seconda volta che mi cambiano mansione in 3 mesi: ho cambiato ufficio, colleghi, sede, compiti da svolgere e sono 2 giorni che ho un terribile mal di testa.
Credo che le mie sinapsi si siano strappate tutte insieme!
Ahi!
03 febbraio 2007
A volte ritornano
Ma ne sono diventata dipendente. Non sarò divertente come all'inizio, i miei post saranno diventati banali e noiosi, non importa. Anche se mi piacerebbe che ogni tanto qualcuno lasciasse una traccia (leggi "commento") così tanto per non farmi sentire sola.
Ieri sono stata a Ferrara. Una gita organizzata con un'amica.
E' stata una giornata divertente e rilassante. Ho conosciuto Elisa, una persona veramente speciale con una vita complicata che non l'ha schiacciata, anzi le ha tirare fuori tutto il meglio. E' stata una bella lezione di forza e ottimismo.
Non posso non ricordare i custodi del Castello Estense che ci hanno accompagnato nella nostra visita chiamandoci continuamente "ragazze" con una galanteria che avevo dimenticato! Li consiglio a tutte: sarà una piccolezza, ma fa sempre piacere.
Questa mattina la nebbia che ammorba la Val Padana da qualche giorno, si è ripresentata puntuale, tempo ideale per le paturnie.
Quando ho aperto la cassetta della posta però la giornata si è un po' illuminata. Ho trovato un biglietto! Un vero e proprio bigliettino scritto a mano lasciato dal mio spasimante estivo, il ventenne che non sentivo da agosto.
Non avevo mai ricevuto un biglietto! L'ho trovato così carino...
A volte mi basta così poco!