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24 luglio 2014

Riflessioni

È difficile abituarsi a dormire in due quando si è dormito per tanti anni da soli. È anche più difficile riabituarsi a dormire da soli dopo che si è dormito un paio di giorni in due.

20 luglio 2013

Amori segreti

Quando hai 15 anni e un amore "segreto" passi il tempo a sperare che lo vengano a sapere tutti.
Quando ne hai 40 e hai un amore "segreto" lo passi a sperare che non lo scopra nessuno.

(disclaimer: non è autobiografico, naturalmente)

13 luglio 2013

Città

Ci sono città che sono solo un puntino su una carta geografica, un'uscita dell'autostrada, un monumento in un libro di storia dell'arte, qualche riga in un libro di storia, un ricordo sbiadito di un viaggio troppo lontano nel tempo.
Poi una di queste città si sveglia e entra improvvisamente nella tua vita, si ripresenta quotidianamente. Un invito da amico, una nuova conoscenza, un incontro casuale, clienti al lavoro, il personaggio di un libro, una lettura.
Ogni giorno, tutti i giorni questa città si ripresenta, più o meno palesemente. I primi giorni pensi a una casualità, a una coincidenza (perché esistono le coincidenze), poi ti ci abitui. È strano, ma alla fine inizi ad affezionarti e la aspetti, ogni giorno, tutti i giorni questa città.
Dovrò andarla a trovare, questa città.

02 luglio 2013

Invecchiare

Gli anni passano, non c'è rimedio. L'unico modo per fermare il tempo che passa è un tantino definitivo, meglio evitare.
E con i passare degli anni arrivano i cambiamenti, soprattutto fisici. Ce lo dice lo specchio.
E davanti allo specchio abbiamo due possibilità:

  1. Avvicinare il viso, scrutare ogni centimetro quadrato di pelle, notare quella piccola ruga che ieri non c'era, l'ovale del viso non più regolare, le guance non più pienotte, lo sguardo un po' triste. Abbassare gli occhi, vedere il seno non più di marmo, la pancetta prominente. Girarsi e, da sopra le spalle, sbirciare le natiche, meno rotonde, registrare i nuovi buchetti di cellulite. Girarsi incazzata e maledire lo specchio e il certificato di nascita.
  2. Avvicinare il viso, scrutare ogni centimetro quadrato di pelle, notare che quella piccola ruga che ieri non c'era è proprio buffa, che l'ovale del viso, non più regolare, ti dà carattere, che le guance non più pienotte mettono in risalto i tuoi zigomi alti, lo sguardo più malizioso. Abbassare gli occhi, vedere il seno non più di marmo, ma che dai, si difende ancora bene, la pancetta prominente che fa simpatia. Girarsi e, da sopra le spalle, sbirciare le natiche e apprezzare il lavoro in palestra degli ultimi mesi, registrare che i buchetti di cellulite sarebbero potuti essere voragini. Girarsi soddisfatta e dare un'ultima occhiata al fondoschiena, non male.
Ci sarebbe anche una terza possibilità, l'indifferenza, ma di questa non c'è niente da dire.

10 settembre 2012

Ho passeggiato con il naso

olea fragrans - frangipane - olea - fico - resina - terra secca - olea - erba appena tagliata - frangipane - frangipane - mais maturo - acqua di falda - mucca - fico - olea.

06 settembre 2012

L'eleganza della moeca

La moeca è un granchietto, assume questo nome durante la fase della muta quando perde il carapace e si presenta tenera e molle. Quando si trova in questo stato è molto apprezzata nella cucina veneziana.
La moeca è un po' una metafora dell'essere umano: come lei muta due volte all'anno può capitare che c si trovi a cambiare pelle un paio di volte nella vita, almeno.
A causa di una proprensione, di interventi esterni, di congiunzioni astrali, dei casi della vita, ad un tratto l'essere umano abbandona, più o meno velocemente, il proprio guscio costruito diligentemente nell'arco degli anni.
Si ritrova così tenero, morbido, vulnerabile, esposto.
La sensazione è strana, a volte piacevole, a volte spaventosa.
Se ne accorge il soggetto, se ne accorge chi gli sta intorno. Qualche piccola cosa cambia, qualcosa rimane immutato.
La moeca-essere umano, sa di non avere più la corazza, quell'arma di difesa e di protezione tanto amata, sa che un soffio di vento, un granello di sabbia, un'onda del mare le provoca un sussulto. Sa anche che deve stare attenta a non farsi schiacciare per sbaglio o, peggio ancora, farsi catturare da un gourmet veneto e fare così una brutta fine.


(e sì, questo post è molto autobiografico)

12 agosto 2012

Senza di te

Da sola non ce la faccio.
Senza di te non ce la faccio.
Ho bisogno di te, della tua presenza, del tuo corpo, della tua voce.
Ho bisogno di sentirti qui, accanto a me.
Ho bisogno del tuo aiuto.
Litiga con me, urlami addosso, trattami male, insultami, ignorami, umiliami, voltami le spalle, trascurami, dammi  un pretesto per mandarti affanculo.

09 agosto 2012

Crescere

Solo i bambini possono permettersi di "fare gli scherzi" per attirare l'attenzione degli adulti.
L'adulto deve trovare la forza di urlare "ho bisogno di te" e la pazienza di attendere che gli adulti possano dedicargli l'attenzione di cui ha bisogno.

24 luglio 2012

Considerazioni

La vendetta è un piatto che va servito freddo.
Il rancore ti si ripresenta a lungo come la peperonata.
La peperonata fredda è buonissima.

E io non so cosa voglia dire tutto ciò.

21 luglio 2012

Fasi

Ho spesso un calo di zuccheri, frequentemente un calo di pressione, a volte un calo d'attenzione.
Mai un calo di peso.

16 luglio 2012

Teoria evolutiva del complesso femminile

Teoria evolutiva del complesso femminile attraverso lo studio del comportamento del soggetto "donna" rispetto alla scelta dell'abbigliamento.


Durata dello studio: anni 25

Complesso: "Ho delle brutte gambe"
Comportamento:

  • non metto mai le gonne;
  • non metto mai le gonne senza calze;
  • non metto mai le gonne senza tacchi;
  • metto sempre le gonne.
Soluzione: "Ho delle belle gambe"


(questo trattato è stato scritto il 16 luglio 2012 con il provvidenziale aiuto di un ghiacciolo)

14 luglio 2012

Rimpiango

Rimpiango i tempi in cui c'era  un modo di vestirsi per ogni occasione e lo si rispettava.
Rimpiango i tempi in cui chi andava in palestra si vestiva da palestra e chi andava in ufficio da ufficio.
Rimpiango i tempi in cui chi andava in spiaggia si vestiva da spiaggia e chi rimaneva in città da città.
Rimpiango i tempi in cui chi andava in discoteca si vestiva da discoteca e chi andava a fare la spesa da spesa.
Rimpiango i tempi in cui le zoccole si vestivano da zoccole e le altre no.


10 luglio 2012

Le mamme imbiancano

Era inevitabile. Tutti i genitori prima o poi invecchiano, ma si pensa che capiti solo agli altri. Mai ai propri.
Ho dovuto rassegnarmi al fatto che anche mia mamma sta perdendo colpi.
Per dire. Da qualche tempo aveva preso l'abitudine di venire a casa mia, mentre ero al lavoro, per fare qualche lavoretto. Mi passava l'aspirapolvere, mi stendeva la biancheria, dava l'acqua alle piante, spazzava il marciapiede, lasciava qualche leccornia da magiare. Poi, fatina silenziosa, se ne andava lasciando la casa profumata di pulito.
Da un po' di tempo non viene più. Pensavo fosse colpa del caldo. Lei non ha la macchina, deve inforcare la bicicletta e con queste temperature!
Poi ieri, durante una passeggiata, ha affrontato timidamente il discorso. Mi ha detto che se mi fa piacere lei viene ancora volentieri, ma che glielo devo chiedere e le devo indicare i giorni in cui può e quelli in cui non può.
All'inizio non capivo tanta discrezione, i nostri accordi sono sempre stati diversi. Poi l'ho guardata negli occhi e ho capito: mia mamma sta perdendo colpi, è convinta che io abbia un uomo.

02 luglio 2012

Riflessioni olfattive

Quando sei in vacanza tutto assume un odore diverso. Anche la tua pelle.

12 maggio 2011

Decomplessata

Da adolescente collezionavo complessi. Crescendo ho fumato il calumet della pace con molti di loro.
Ho fatto pace con il mio naso che sembra essersi magicamente rimpicciolito.
Ho fatto pace con i miei denti sporgenti che si sono ribellati agli anni di apparecchio.
Ho fatto pace con le mie natiche mai abbastanza sode e alte.
Ho fatto pace con la mia cellulite che mi ha ricambiato non invadendo altre porzioni delle mie cosce.
Ho fatto pace con i miei fianchi larghi e i miei chili di troppo.
Ho fatto pace con i miei piedi, prima ancora del ritocchino.
Ho fatto (quasi) pace con il mio profilo che non mi piace ancora ma che a fatica riesco ad accettare.
Ho fatto pace con le mie gambe, all'inizio solo d'inverno inguainate da morbide calze.
Da un anno ho fatto pace anche con le mie gambe in estate. Peggio per voi!

02 settembre 2010

Evoluzione darwiniana in 10 gradi centigradi.

Brusco abbassamento delle temperature.
Sono immediatamente passata dallo stadio unicellulare dell'ameba all'homo sapiens.

25 agosto 2010

Piccoli piaceri privati

I chili di troppo, l'estate, le gonne e il piacere nel sentire le cosce sfiorarsi mentre cammini.

22 agosto 2010

Chi trova e chi non cerca

Le donne mi trovano brillante, intelligente, impegnata. Le donne mi trovano in forma, bella, seducente. Le donne mi trovano attraente e pericolosa, hanno paura che i loro mariti si interessino a me. Le donne mi trovano giovane, intrigante, spiritosa. Le donne mi trovano...
Gli uomini manco mi cercano.

17 agosto 2010

Precisazioni ornitologiche

Certi uomini si ostinano a chiamare il loro pene "uccello", mentre sarebbe più adeguato "pulcino": è più piccolo e non prende il volo.

Nuove regole

Dovrebbero imporre un limite di velocità anche per la crescita dei peli superflui.
Soprattutto in caso di temperature estive, luce intensa e appuntamenti in vista.