30 novembre 2008

Fiestaaaa!

Sono rintanata in taverna. Non posso salire al piano nobile perchè da circa un'ora sulla mia testa si sta svolgendo una festa latina: musica a tutto volume, tacchi che ticchettano su e giù, bambini che corrono! Impossibile stare in casa, non riesco a sentire nemmeno i miei pensieri.
La musica a tutto volume è una costante dei vicini equadoregni del piano di sopra. All'inizio non avevano orario, mi svegliavo nel cuore della notte a ritmo di merengue* e non servivano manici di scopa e urla: non le sentivano. E non serviva nemmeno uscire in pigiama, suonare il campanello e implorare un po' di silenzio. Solo i pugni sul muro corredati di bestemmione dell'altro vicino avevano un certo successo.
Ora le cose sono leggermente migliorate: mi devo sorbire salsa* e baciata* soltanto di giorno.
Ne ho parlato con la vicina cubana (che ha un marito italiano che le fa tenere basso il volume), mi ha detto che "loro" la musica ce l'hanno nel sangue.
Io, invece, ormai ce l'ho nel fegato.

*come se sapessi riconoscerle!

25 novembre 2008

Paturnie 2

Rovistando tra i vecchi post ho notato che in Blogger le pagine dell'elenco dei post sono distinte in Meno recenti e Vecchia.
Che stia dicendo a me?

Paturnie 1

Proprio non va.
Non riesco ad essere vivace, allegra ed entusiasta come al solito. Il lavoro non mi aiuta: mi hanno messo a fare una cosa che mi annoia terribilmente.
La vita sociale è nulla.
Niente di nuovo. E' la stessa sensazione che provo ogni anno in questo periodo. Per avere una conferma ho riguardato i post scritti in questo periodo negli anni scorsi.
Il 2006 non conta, ero su di giri (probabilmente la crisi l'ho avuta dopo).
Nel 2007 c'è il vuoto totale.
Perfetto. Tutto gira come al solito.
Basta aspettare.

22 novembre 2008

Piccolo grande amore

Anche io ho un innamorato!
L'ho conosciuto circa 2 mesi fa, al matrimonio di un'amica. In chiesa eravamo seduti vicini. Lui è rimasto subito affascinato dalle mie calze a rete.
Durante la cerimonia si è creata una certa complicità fatta di piccoli gesti e di molti sguardi. Siamo stati distratti per tutta la durata, abbiamo giocato silenziosamente per non disturbare gli altri. Ma non è bastato, tutti si sono accorti dell'immediata simpatia reciproca.
Al ristorante eravamo seduti uno di fronte all'altra e non abbiamo avuto modo di approfondire la conoscenza. Nonostante questo ci siamo scambiati sorrisi complici e qualche strizzatina d'occhi.
Ci siamo rivisti durante una cena qualche settimana dopo.
Quando sono arrivata lui era già lì e mi ha riservato un'accoglienza entusiasta. Il suo sguardo si è illuminato quando mi ha vista! E ha gridato il mio nome!
Proprio ieri ho saputo che non mi ha dimenticata e che spesso fa il mio nome.
Dimenticavo un piccolo particolare: lui ha solo 2 anni.

18 novembre 2008

Un altro razzismo è possibile


Assemblea condominiale.

Abito in un condominio multietnico, proprietari ed affittuari sono di diverse nazioni.

All'assemblea erano presenti:

3 italiani

1 statunitense

1 cubana

1 rumena.

Le nostre assemblee sono sempre state molto tranquille, le lamentele sono generalmente nei confronti degli affittuari ma i proprietari dei lotro appartamenti non sono mai presenti. Perciò ci si limita a uno sfogo liberatorio, alla messa a verbale e si finisce sempre con il bere un caffè in compagnia.

I vicini rumorosi e maleducati sono sempre stati idicati in base alla loro collocazione nel condominio: quello di sopra; quelli in mezzo; quelli dietro, mai in base alla loro nazionalità.

E di questa cosa sono molto orgogliosa.

Sembrava che anche l'assemblea di mercoledì scorso stesse per ripercorrere il solito copione quando si accende una discussione tra la cubana, colpevole di non pulire le scale sempre lo stesso giorno della settimana, e la fiscalissima rumena. Discussione sempre più animata tra le due mentre noi, ai quali non interessava minimamente l'argomento stavamo a sentire in silenzio.

L'assemblea si è conclusa, ma le due donne non si sono calmate: la rumena è andata via furente, la cubana, mentre stavamo avviandoci verso il bar ha così cocluso il discorso:

“Questi arrivano in Italia e solo percè hanno una casa pensano di essere padroni di tutto e di poter comandare.”

Sono rimasta a bocca aperta.

10 novembre 2008

Casa dolce casa

Sono tornata a casa ormai da una settimana.
Il mio appartamentino mi ha riservato una fredda accoglienza. Nel vero senso della parola!
Mi si è rotta subito la caldaia e sono rimasta 2 giorni senza acqua calda.
Il rubinetto esterno, quello che uso per annaffiare il giardino, perde.
Il cavo dell'antenna della tv è andato e mi fa vedere solo alcuni canali e per di più male.
La mia macchina si è offesa e si rifiuta di accendere le frecce.
Il gatto e la puzzola hanno problemi di convivenza.
Casa dolce casa.