30 novembre 2010

Che gambe!

Ricevo, condivido e riporto.

Le lavoratrici OMSA invitano tutte le donne ad essere solidali con loro, boicottando i marchi :
- Philippe Matignon - Sisi - Omsa - Golden Lady - Hue Donna - Hue Uomo -
Saltallegro - Saltallegro Bebè - Serenella
La stessa cosa è successa alle lavoratrici della Perla, che ora ha trasferito la produzione in Cina, della Mandarina Duck, ecc.

Anche se il nostro caro presidente del consiglio parla di segni positivi ho la netta impressione che quest'anno e i prossimi a venire saranno davvero disastrosi per l'Italia.

Amiche e amici, vi porto via un po' di tempo raccontandovi quello che sta succedendo in questi giorni a Faenza, più o meno nell'indifferenza generale.
Lo stabilimento OMSA di Faenza (RA) sta per essere chiuso, non per mancanza di lavoro, ma per mettere in pratica una politica di delocalizzazione all'estero della produzione per maggiori guadagni.

Il proprietario dell'OMSA, il signor Nerino Grassi, ha infatti deciso di spostare questo ramo di produzione in Serbia, dove ovviamente la manodopera, l'energia e il carico fiscale sono notevolmente più bassi.
Questa decisione porterà oltre 300 dipendenti, in maggior parte donne e non più giovanissime, a rimanere senza lavoro.
Le prospettive di impiego nel faentino sono scarse e le autorità hanno fatto poco e niente per incentivare Grassi a rimanere in Italia o per trovare soluzioni occupazionali alternative per i dipendenti, salvo poi spendere fiumi di parole di solidarietà adesso che non c'è più niente da fare.
Da giorni le lavoratrici stanno presidiando i cancelli dell'azienda, al freddo, notte e giorno, in un tentativo disperato di impedire il trasferimento dei macchinari, (tentativo documentato anche da Striscia la Notizia sabato scorso, ma ad onor del vero il servizio è stato brevissimo e piuttosto superficiale).

Trovo sempre più allucinante che in Italia non esistano leggi che possano proteggere i lavoratori dall'essere trattati come mere fonti di reddito da lasciare in mezzo a una strada non appena si profili all'orizzonte l'eventualità di un guadagno più facile.

Le lavoratrici OMSA
invitano tutte le donne ad essere solidali con loro, boicottando i marchi - Philippe Matignon - Sisi - Omsa - Golden Lady - Hue Donna - Hue Uomo -Saltallegro - Saltallegro Bebè - Serenella -
e vi sarebbero grate se voleste dare il vostro contributo alla campagna, anche solo girando questa mail a
quante più persone potete se non altro per non alimentare l'indifferenza.
Le lavoratrici OMSA ringraziano quindi per l'aiuto e il supporto che vorrete dargli quali ennesime vittime di una legislazione che protegge sempre più gli interessi unicamente lucrativi degli imprenditori che non la vita e la condizione lavorativa dei dipendenti.

22 novembre 2010

Il piccolo biologo

Amico: "Ciao, come stai?"
Pimpi: "Così così".
A: "Che cosa c'è"
Pimpi: "Non sto tanto bene. "
A: "Cos'hai?"
Pimpi: "Ho delle fitte molto forti alla pancia, mi fanno malissimo".
A: "Ma da cosa è dovuto? Allergia alimentare? Un'infezione? Un virus? Un bacillo? Una forma influenzale?"
Pimpi: " Non saprei. Adesso mi faccio un tampone, preparo una coltura, la analizzo al microscopio e poi ti richiamo. Va bene?"


PS: Sono in via di guarigione.

21 novembre 2010

Eureka!

Ho passato gli anni dall'adolescenza ad oggi a cercare di capire come attirare l'attenzione degli uomini.
Look anticonformista, femminile, sportivo, classico. Gonne più corte, gonne più lunghe. La scollatura più o meno accentuata. Accessori si, accessori no.Taglio di capelli, colore diversi. Trucco pesante o acqua-e-saapone. Conversazione intellettuale, mutismo finto interessato. Aria intelligente o da oca giuliva. Le ho provate tutte, con scarsi risultati.
Poi un giorno pronuncio la PAROLA MAGICA ed eccoli lì!

20 novembre 2010

Tentato omicidio

Mamma: "Ciao tesoro, come va?"
Pimpi: "Sto malissimo. Penso di avere preso un virus intestinale."
Mamma: "Ma cosa ti senti. Hai la febbre?"
Pimpi: "No, io non ho mai la febbre. Ho tanto mal di pancia, delle fitte terribili. E faccio le corse in bagno."
Mamma: "A casa ho uno sciroppo per queste cose. Adesso te lo porto."

Dopo 10 minuti eccola al mio capezzale, con il bottigliotto di sciroppo in una mano e il cucchiaio nell'altra. Prima di prendere qualsiasi medicina ho l'abitudine di leggere posologia, effetti collaterali e, naturalmente le indicazioni:
"consigliato nei casi di STITICHEZZA PROLUNGATA".
Sono viva per miracolo!

16 novembre 2010

Sushi

Scambio di battute il giorno dopo l'assaggio del sushi (o quello che è).
C: I giapponesi dicono di noi italiani che siamo pigri, ma almeno noi il pesce lo cuciniamo.
Pimpi: E sul riso in bianco ci mettiamo una bella grattugiata di grana.
C: A te è piaciuto qualcosa?
Pimpi: Si il prosecco!

15 novembre 2010

Ma quando è successo?

Mi sono trasformata da ragazza timida, insicura, silenziosa, piena di paure e "vergognosa" (come si dice dalle mie parti) a donna spavalda, chiacchierona, a volte un po' spudorata.
Da ragazza che non amava il proprio aspetto, che odiava farsi fare le foto, che nelle occasioni ufficiali si nascondeva dietro a tutti per non farsi vedere a donna che non esita a farsi intervistare durante un buffet e spara cazzate sul sushi (mai mangiato prima) ripresa da una telecamera sapendo che il giorno prima il sito, su cui sarebbe stata trasmessa l'intevista, aveva avuto più di 10000 contatti.

PS: Sono ancora cosciente di non essere un capolavoro della natura, ma non me ne frega niente.

La donna invisibile

Quando giravo con la mia amata 2CV nessuno mi dava la precedenza alle rotonde, nessuno mi dava la precendenza agli incroci, nessuno si fermava allo stop quando arrivavo io.
Mi sentivo come la Donna Invisibile di Fantastici4. Lei con il suo aereo invisibile, io con la mia macchinetta invisibile!
A parte il fatto che la macchina era riconoscibilissima e c'era sempre qualcuno che mi chiedeva cosa stessi facendo al tal posto, alla tal ora.
Secondo me ero invisibile solo agli altri autisti, e solamente a quelli sconosciuti.
Ma questo riguarda il passato. Da 9 mesi ho cambiato macchina e ora gli automobilisti sconosciuti mi vedono e mi rispettano, mentre le persone che mi conoscono non mi riconoscono più e io posso andaree dove voglio quando voglio.
Ma la mia invisibilità deve essersi in qualche modo trasferita dalla macchina a me, e i suoi effetti dagli automobilisti sconosciuti ai camerieri.
Il mio superpotere è anche aumentato! I camentieri non mi vedono e non mi sentono.
Venerdì sera sono stata 5 minuti di fronte al cameriere per avere un assaggio di polenta con i funghi. 5 MINUTI con il piatto in mano, facendo dei gran sorrisi, alternando un "scusi, mi può..." con il porgere il piatto.
Il cameriere serviva alla mia destra e alla mia sinistra, mentre venivo sballottata dalle orde teutoniche e iberiche. Alla fine un mio amico è accorso, e in 3 secondi mi ha fatto avere la polenta, e  anche i funghi.
Domenica sushi buffet.
Mi metto di fianco al cameriere (che avevo conosciuto un'ora prima) per chiedergli quale di quelle strane preparazioni avrei potuto assaggiare. Ho parlato e ripetuto con il risultato che alla fine ho preso 3 cosini che sembravano non contenere pesce, uno l'ho rifilato ad un mio amico perchè nascondeva delle palline arancioni di chiara origine ittica, ho ingurgitato gli altri 2 e mi sono fatta due bicchieri di prosecco per dimenticare.

08 novembre 2010

L'utente da voi cercato...

Mi sa che mi prendo un'altra pausa per riprendermi dai dolori del fisico e dalla stanchezza dello spirito.
Quello che è successo negli ultimi giorni mi ha fiaccata.
Ho un po' di roba in saccoccia, ritornerò a breve.

07 novembre 2010

Storie da un'alluvione

Il nipotino di un'amica, ascoltando la cronaca dell'alluvione, si è preoccupato dei pesci del laghetto della zia Anna. Chissà come stanno i pesci, chiamiamo la zia Anna per sentire come stanno i pesci...
La nonna cerca di calmarlo, ma lui continua a preoccuparsi:
"Nonna, con tutta quell'acqua i pesci moriranno annegati!"

03 novembre 2010

Il prossimo lo uccido

Il colleghi dell'ufficio organizzano una cena in un famoso ristorante di Chioggia. Sono in fibrillazione, dicono che si mangi benissimo! Per rendere l'idea girano una mail con il link del ristorante.
Controllo il menù, è un ristorante di pesce. Solo ed esclusivamente di pesce. Credo che al posto della frutta servano frutti di mare. Non c'è nient'altro.
Rispondo alla mail rifiutando l'invito: sono vegetariana non potrei mangiare nulla.
Una collega si avvicina alla scrivania nel tentativo di convincermi a partecipare. Le ripeto che generalmente vado a cena per cenare non per digiunare. E lei candida mi risponde:
"Ma vuoi che non ti facciano un'insalata?".
Ecco, il prossimo che mi dice "vuoi che ti facciano un'insalata?" io lo uccido.
E da vegetariana divento immediatamente cannibale.