29 agosto 2008

Avviso ai naviganti

Per quei pochi che mi seguono regolarmente (ma anche per chi capitera' qui per caso).
Se assecondero' le mie attuali inclinazioni e' probabile che questo blog, in un futuro prossimo, si riempira' di piccoli gatti neri.
Percio' se siete superstiziosi massaggiatevi gli ammennicoli, spargete sale come se piovesse, recitate tutti gli scongiuri in vostro possesso, ma continuate a passare di qua!

28 agosto 2008

Se questo non e' amore

Qualche giorno fa ho scritto ad un mio amico chiedendogli quando sarebbe tornata la sua fidanzata*. Veramente non ho usato questo termine, ero in preda ad una rara ispirazione poetica e gli ho chiesto quando sarebbe tornata "l'altra meta' del suo cielo".
Lui mi ha risposto: "Il mio cielo azzurro è arrivato ieri, ma è un arcobaleno; riparte Venerdì".


Se questo non e' amore...


*la sua fidanzata e' una mia vecchia e carissima amica.

26 agosto 2008

Milano, sempre Milano

Non serve che legga i giornali o che guardi la tv, non serve la carrellata di fatti di cronaca che negli ultimi quattro mesi hanno attentato alla mia serenita’ interiore,
per insinuarmi un senso di insicurezza, di paura, di terrore!
Mi e’ stayo sufficiente leggere le Norme di comportamento per i passeggeri dei mezzi di pubblico trasporto.
No, non sono una maniaca psicopatica. E’ che dopo la storia dei pulcini e dei pesci la curiosita’ mi ha spinta ad andare avanti. E poi in quei 30-45 minuti di viaggio qualcosa dovro’ pur fare, soprattutto quando mi finisce il libro a meta’ del viaggio.
Ritorniamo al cartello bianco e arancione.
Gia’ dopo poche righe si comincia a leggere che ai passeggeri e’ vietato “rimuovere o manomettere parti di apparecchiature della vettura” oppure “sputare all’interno delle vetture o sulle piattaforme”.
Sara’ che sono facilmente impressionabile mi immagino gia’ orde di barbari barbuti che salgono sull’autobus sputando qua e la’ e che si accaniscono su sedili e obliteratrici. Ma cosa se ne faranno poi di un sedile o di un’obliteratrice? Naturalmente non mi passa per la testa che un barbaro barbuto scardina solo per il gusto di scardinare! Da dove mi verra’ poi tutta questa ingenuita’?
Ma la mia preoccupazione e’ aumentata fino a portarmi ad una tetraparalisi condita da sbiancamento facciale, tremor panico e secchezza delle fauci quando ho letto il punto j)!
Al punto j) e’ vietato “portare in vettura, o comunque all’interno delle barriere costituite dai tornelli o cancelletti (e per fortuna che lo specificano), fucili carichi, materiali infiammabili, acidi corosivi…”
Che dire…preferirei la nonna di Titti e i pesci rossi.

21 agosto 2008

Paese che vai usanza che trovi.

Saggezza popolare…
In effetti quando sono partita per venire qui a Milano un po’ di pregiudizi sulla citta’ e sui suoi abitanti ce li avevo. Non erano certo a livello di quelli di Toto’ in “Toto’, Peppino e la malafemmena”.
Insomma non sono partita a meta’ aprile con cappotto e colbacco, ma mi ero fatta l’idea di una popolazione strana, un po’ cummenda, un po’ frenetica, un po’ Milano da bere… insomma tutti quei bei stereotipi che si imparano guardando film e tv.
Girando per la citta’ mi sono accorta che gli stereotipi sono solo stereotipi, ma i milanesi devono essere davvero strani!
Prendiamo ad esempio gli autobus (mezzo che, insieme alla metropolitana e ai miei piedi mi sta portando dappertutto).
Le regole di comportamento sui mezzi pubblici ci danno un’idea delle possibili abitudini di chi li utilizza.
Ad esempio il trasporto animali.
A Padova le regole per il trasporto degli animali prevedono esclusivamente i cani, con delle distinzioni a seconda della taglia o dell’uso (ad es i cani per i ciechi).
A Milano il ventaglio e’ piu’ ampio.
Sono previsti i gatti, e questo non mi puo’ che far piacere da gattofila quale sono. I gatti devono essere trasportati con la loro gabbietta che “non deve presentare spigoli vivi o taglienti ed avere foggia tale da non arrecare fastidio algi altri clienti”.
E fin qui nulla di strano.
Al punto 3 si parla di uccelli.
Si danno le dimensioni della gabbietta, anche questa non deve avere “spigoli vivi o taglienti, etc. etc.”, non deve essere sudicia o esalare cattivi odori.
Ogni passeggero puo’ portare ben 2 gabbiette. E gia’ io mi vedo la nonna di Titti salire spavalda sul tram.
Al punto 4… al punto 4 sono contemplati pesci e pulcini.
Si anche io ho dovuto rileggerlo una seconda volta convinta che le 8 ore al computer mi avessero annebbiato la vista.
Sugli autobus milanesi si possono trasportare pesci e pulcini. Naturalmente rispettando alcuni accorgimenti: “i contenitori non devono superare le dimensioni di un normale sacchetto o scatola di scarpe”. E non devono puzzare naturalemente!
Me la vedo la sciura milanese con tailleur e piega al bigodino che si porta dietro un paio di pulcini in una scatola da scarpe!
Ma dove li porteranno poi, i milanesi, i pulcini? Li terranno sul terrazzo insieme alle piantine di basilico?
Ma ci sara’ un cosi’ florido commercio di pesci e pulcini a Milano?
E' proprio vero: sono strani questi milanesi!

20 agosto 2008

Volevo un gatto nero

Volevo un gatto nero e finalmente e' arrivato!
Appena nato ha avuto un'allegia al latte artificiale (la mamma non lo voleva allattare) e ha perso tutto il pelo sul corpo ed io mi sono subito innamorata di questo micetto nudo. Poi l'ha rifatto, ma e' diventato grigio, a parte testa e coda.
Ora sta tornando nero e non ho potuto che chiamarlo Re-Noir.
Purtroppo dovro' aspettare fino ad ottobre per poter accarezzare la mia panterina. Nel frattempo mi consolo con questa foto che mi guarda come solo lui sa fare.