19 giugno 2012

Barbie girls


Sarà che la mia prima Barbie era mora, tutta snodata e con il pollice opponibile, ma non sono mai stata un'amante della bambolina bionda, anzi mi è sempre stata un pochetto sulle palle.
Anche perché è entrata talmente di prepotenza nell'immaginario maschile e femminile da vantare innumerevoli tentativi di imitazione.
Si parte già dall'infanzia con i vestitini rosa e i boccoli ai capelli e via via sempre più in là arrivando, a volte, a età imbarazzanti.
Tralasciamo la chirurgia plastica, qui siamo oltre.
Mi interrogo spesso sulle pratiche quotidiane della gente comune.
Donne che stanno perennemente a dieta per mantenere un fisico filiforme, che si sfiancano in palestra per eliminare qualsiasi rotondità, per appiattire quel filino di pancia, per rendere i glutei duri come la migliore plastica (ché il marmo è freddo, si sa), per piallare quella meravigliosa ciccetta dell'interno coscia (e fare in modo che dal ginocchio in su ci sia abbastanza spazio fa vederci attraverso.
Ma la cosa che mi lascia oltremodo perplessa è la negazione del capezzolo.
Ne parlavamo in ufficio in questi giorni, tra colleghe si discuteva di reggiseni. 
La maggior parte preferisce il reggiseno imbottito, non tanto per ottenere esteticamente una taglia in più, quanto per il fatto che nasconde il capezzolo. Alcune mi dicevano di provare vergogna o imbarazzo, altre di trovare antiestetica la piccola protuberanza che spinge sui vestiti.
Allora meglio una coppa rigida, con una forma standard che ti fa le tette da Barbie. Appunto.

13 giugno 2012

L'abitudine

Che bella cosa l'abitudine. Ti coccola, ti rassicura, ti dà certezze.
Che brutta cosa l'abitudine. Quando le cose cambiano è un po' come quando finisce la tua serie televisiva preferita: stai lì con il telecomando in mano e non sai che tasto pigiare.

09 giugno 2012

L'amore ai tempi della raccolta differenziata

Ciao, ti va di salire da me a vedere la mia collezione di immondizia?