30 luglio 2013

L'anticellulite

Non credete quando vi dicono che la pubblicità degli anticellulite è ingannevole, che le creme rassodanti non danno nessun risultato.
Non è vero!
E io l'ho provato per voi.
Acquista un tubetto di crema e, come indicato nelle istruzioni, spalmala due volte al giorno (meglio se mattino e sera) per almeno 15 giorni. Massaggia accuratamente finché tutto il prodotto non sarà completamente assorbito.
Alla fine del trattamento, quel deposito gelatinoso di grasso, quella ciccetta delicata, dall'aspetto indifeso, quel rotolino che dava l'idea di essere sconfitto con facilità, si sarà trasformato in un granitico deposito di grasso, in ciccia spavalda e arrogante, in un rotolino duro come il marmo che solo il martello pneumatico potrà intaccare.

20 luglio 2013

Amori segreti

Quando hai 15 anni e un amore "segreto" passi il tempo a sperare che lo vengano a sapere tutti.
Quando ne hai 40 e hai un amore "segreto" lo passi a sperare che non lo scopra nessuno.

(disclaimer: non è autobiografico, naturalmente)

17 luglio 2013

Grazie mamma

"Sai, sono proprio fortunata ad avere te. Tu sei messa peggio, non hai nessuno".

Grazie mamma, anche io ti voglio bene.

15 luglio 2013

Elenco puntato

Voglio iniziare una lista dal titolo "Te l'avevo detto io".
Ci voglio mettere tutte le cose che ho detto, dico e dirò e per le quali ho ricevuto come risposta "sei sempre la solita", "stai sempre a pensare male", "sei la solita pessimista", "possibile che vedi sempre il lato negativo delle cose" e cose del genere.

13 luglio 2013

Città

Ci sono città che sono solo un puntino su una carta geografica, un'uscita dell'autostrada, un monumento in un libro di storia dell'arte, qualche riga in un libro di storia, un ricordo sbiadito di un viaggio troppo lontano nel tempo.
Poi una di queste città si sveglia e entra improvvisamente nella tua vita, si ripresenta quotidianamente. Un invito da amico, una nuova conoscenza, un incontro casuale, clienti al lavoro, il personaggio di un libro, una lettura.
Ogni giorno, tutti i giorni questa città si ripresenta, più o meno palesemente. I primi giorni pensi a una casualità, a una coincidenza (perché esistono le coincidenze), poi ti ci abitui. È strano, ma alla fine inizi ad affezionarti e la aspetti, ogni giorno, tutti i giorni questa città.
Dovrò andarla a trovare, questa città.

10 luglio 2013

Sfide femminili

Da bambine molto piccole, quando si è ancora dei maschiacci, ci si sfidava a "vediamo chi arriva per prima", "vediamo chi corre più forte"!
Poi arrivarono le sfide più leziose: "guarda come faccio bene la ruota, prova anche tu", "io riesco a fare la spaccata, secondo me tu non ce la fai".
Il tempo di qualche schiacciata a pallavolo e le sfide diventano meno aperte, meno dirette: un tacco, una scollatura...
Per arrivare a un caldo pomeriggio di luglio, in una sala pausa fumosa nella quale quattro donne, tre quarantenni e una trentenne, si sfidano a chi riesce a "versare il sale" senza tremolare troppo.

08 luglio 2013

Con i piedi per terra

Basta!
Non voglio più sentire dire che sono il sogno erotico di qualcuno.
Non voglio più sentirmi dire che sono la protagonista di fantasie proibite.
Non voglio più sentire che sono parte dell'immaginario pruriginoso di qualcun'altro.
Basta!
Voglio solo la nuda realtà.

05 luglio 2013

Ma cosa ci fai tu agli uomini!

Ma soprattutto cosa non fanno loro a me...

02 luglio 2013

Invecchiare

Gli anni passano, non c'è rimedio. L'unico modo per fermare il tempo che passa è un tantino definitivo, meglio evitare.
E con i passare degli anni arrivano i cambiamenti, soprattutto fisici. Ce lo dice lo specchio.
E davanti allo specchio abbiamo due possibilità:

  1. Avvicinare il viso, scrutare ogni centimetro quadrato di pelle, notare quella piccola ruga che ieri non c'era, l'ovale del viso non più regolare, le guance non più pienotte, lo sguardo un po' triste. Abbassare gli occhi, vedere il seno non più di marmo, la pancetta prominente. Girarsi e, da sopra le spalle, sbirciare le natiche, meno rotonde, registrare i nuovi buchetti di cellulite. Girarsi incazzata e maledire lo specchio e il certificato di nascita.
  2. Avvicinare il viso, scrutare ogni centimetro quadrato di pelle, notare che quella piccola ruga che ieri non c'era è proprio buffa, che l'ovale del viso, non più regolare, ti dà carattere, che le guance non più pienotte mettono in risalto i tuoi zigomi alti, lo sguardo più malizioso. Abbassare gli occhi, vedere il seno non più di marmo, ma che dai, si difende ancora bene, la pancetta prominente che fa simpatia. Girarsi e, da sopra le spalle, sbirciare le natiche e apprezzare il lavoro in palestra degli ultimi mesi, registrare che i buchetti di cellulite sarebbero potuti essere voragini. Girarsi soddisfatta e dare un'ultima occhiata al fondoschiena, non male.
Ci sarebbe anche una terza possibilità, l'indifferenza, ma di questa non c'è niente da dire.

01 luglio 2013

Damnatio memoriae 2.0

Un tempo le genti, quando conquistavano una città, un territorio, avevano l'abitudine di cancellare le tracce dei loro predecessori. Ebbri di violenza sfogavano il loro odio bruciando archivi, scalpellando insegne, scialbando stemmi affrescati.
La damnatio memoriae cancellava, quindi, ogni traccia della persona (o delle persone) colpite da questa pena esemplare.
Ora i tempi sono cambiati, almeno qui da noi, la società evoluta, i mezzi di comunicazione aumentati.
Impossibile cancellare completamente la memoria di una persona famosa, di un capo di stato, di un attore.
La damnatio memoriae però rimane nei rapporti personali. Mi fai arrabbiare? Ti cancello, ti blocco, ti elimino, dipende dal social network utilizzato.
Semplice, basta un click e non sei più tra i miei contatti. Un click e sparisci dalla mia vista. Un click e non sei più esistito.
Semplice. Facile. Immediato.
Forse troppo.
Un click è vigliacco, ci vuole molto più coraggio a scalpellare, a bruciare, a urlare un bel vaffanculo in faccia.
E dà anche molta più soddisfazione.