18 settembre 2007

Armi di seduzione

Ho portato nuovamente la mia macchina per cucire nel centro assistenza. Venti giorni fa l’ho portata per la prima volta, aveva un piccolo problema e ne ho approfittato per farle fare anche una revisione generale. Portata a casa mi sono accorta che non funzionava bene.
Entro nel negozio con la mia piccolina sotto braccio, spiego il problema e il signore molto gentile mi dice che dovrà trattenerla qualche giorno. Mi rassicura dicendomi che è ancora in garanzia. “Non è da molto che l’ha portata qui, sarà neanche un mese”. Confermo. “Mi ricordo sa di lei!”
A questo punto tutta la mia civetteria mi sale dal basso allungandomi la colonna vertebrale vertebra dopo vertebra. Sale fino al busto, mi impettisco leggermente. Sale ancora. Le mie ciglia già si allungano preparandosi a sbattere come neanche Olivia di Braccio di Ferro saprebbe fare.
Il tecnico inspiegabilmente si avvicina alla vetrina, guarda fuori, si gira e mi chiede: “Dov’è?”
Le ciglia si ritraggono, con un impercettibile rumore, trac-tac-tac, le vertebre si accasciano nella loro posizione abituale.
Ho capito. Il tecnico cercava la mia macchina. Si era ricordato di me grazie alla mia 2cv charleston!

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