21 dicembre 2008

Evoluzione della specie


I bimbi delle mie amiche stanno crescendo, e naturamente le loro mamme mi raccontano orgogliose i loro progressi.

E io rimango sempre più stupita di quello che questi esserini minuscoli riescono a fare, della velocità con cui imparano le cose nuove, della capacità di parlare e spiegarsi.

Detto questo, io non mi spiego una cosa.

Mia nonna mi raccontava che ai suoi tempi i bambini venivano fasciati e ci rimanevano per mesi, venivano allattati per anni, a scuola ci andavano a malapena e molti arrivavano si e no alla terza elementare.

Ora i bambini sgambettano liberi, imparano a parlare molto presto, hanno giochi interattivi che li stimolano, imparano a leggere e a scrivere prima di andare all'asilo, usano il videoregistratore, dominano il telecomando, dalla prima elementare vengono infarciti di una seconda lingua e di tecnologia.

Ai tempi di mia nonna e die miei genitori i ragazzi diventavano indipendenti e lasciavano il nido attorno ai vent'anni, si sposavano, mettevano su famiglia.

Ora l'essere umano, quando va bene, spicca il volo attorno ai 35/40 anni...

E io mi domando cosa ne penserebbe Darwin di questa evoluzione.

1 commento:

Splashboom ha detto...

Penso che annoterebbe le sue impressioni sul taccuino. Scoprendo che, mentre prima a comandare erano i puoi forti, o i più pratici, insomma quelli che ci sapevano fare più degli altri, adesso vanno avanti quelli che sanno delegare...alla tecnologia come ai genitori. In fondo non c'è grande differenza. Siamo passati dalla legge del più forte a quella del più furbo. E, per quanto amare sia la constatazione, sempre di selezione naturale si tratta.