15 aprile 2009

Come Carrie Bradshaw

In questi giorni sto lavorando molto al computer. Non posso ancora stare seduta alla scrivania perciò lavoro a letto, come Carrie Bradshaw, con il computer appoggiato su un paio di libri, una tazza di the… mi manca però la sigaretta. Mi manca in tutti i sensi: nel senso che non ho la sigaretta accesa tra le labbra e nel senso che ne sento tanto la mancanza. Prima dell'intervento ho deciso di smettere e almeno una volta al giorno dedico qualche minuto al ricordo dei bei momenti passati insieme.

Ma questa non è l'unica differenza. Abito in un paese della operosa provincia veneta e non in un'elegante via di New York; non scrivo ironici pezzi per un importante quotidiano, ma al momento tecniche descrizioni di alcuni prodotti bancari per un'associazione di consumatori; il mio armadio contiene vestiti di un'unica sconosciuta stilista, cioè io.

E poi ai piedi del mio letto non ci sono quelle meravigliose, costosissime, scomodissime scarpe di Manolo Blahnik, ,ma una sneacker sinistra, una ciabatta sinistra e per il piede destro una zattera orrenda che si chiama Talus.

Le mie amiche per rincuorarmi mi hanno detto che sembro una gheisha, a me sembro più la figlia segreta di Lurch.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Propendo per la geisha (anche le calzature delle geishe non sono altro che scomode zatterone di legno).

Buon seguito di convalescenza e buona scrittura!