19 giugno 2013

Quelle giornate un po' così.

Ci sono giornate un po' così. Ti svegli già con un senso di tristezza infinita addosso, non vorresti alzarti dal letto, non ne hai la forza, desideri solamente nascondere la testa sotto il cuscino, nasconderti al mondo.
Poi, vai in ufficio, lavori, torni a casa, sempre con il labbrino che trema, il naso che tira su, una lacrima all'angolo dell'occhio che fai di tutto per non farla scendere.
Tanti, tanti pensieri ti frullano per la testa, mille paranoie, centinaia di domande.
E ti chiedi come hai fatto a diventare così, tu quella dura, quella che si arrabbia, che sbotta, ma che, una volta sfogata, scrolla le spalle, quella che chi se ne frega degli altri, quella che non permetterò a nessuno di farmi piangere, quella che...
Poi il giorno dopo ti svegli, ti alzi e ti ricordi che 28 giorni fa eri nelle stesse identiche condizioni.
All'ormone non si comanda, signora mia.

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