07 settembre 2007

Fai da te


Il perchè ci si dedichi anima e corpo al fai da te è evidente:la soddisfazione di creare qualcosa con le proprie mani è ineguagliabile inoltre, cosa non secondaria, si risparmia anche! Aziende come l’Ikea ci hanno costruito un impero (io ne vado pazza, forse perché da piccola non ho giocato con i Lego). I benzinai ne hanno fatto una forma di attrattiva per i clienti e spesso hanno le pompe differenziate con prezzi diversi a seconda che tu voglia “fare da te” o preferisca farti servire.
Quella che non capisco è la cassa del supermercato. La nuova frontiera della spesa: la cassa “fai da te”. Non c’è mai coda. Il perché l’ho capito a mie spese.
Da perfetta single ecologista quando vado a fare la spesa mi porto le mie belle sporte di cotone. La cassa fai date non le ama, le rigetta, si indispettisce se le usi e comincia a ripetere a raffica: “Oggetto non riconosciuto nell’area sacchetti”. Provo a toglierlo, una voce gentile ti invita a mettere la borsa nell’area sacchetti. La rimetto. “Oggetto non riconosciuto nell’area sacchetti! Oggetto non riconosciuto nell’area sacchetti!”. Provo a fare l’indifferente ma quella non la smette “Oggetto non riconosciuto nell’area sacchetti!” Non so che fare, mi guardo attorno imbarazzata.
Un’inutile cassiera scende dal suo trono (la sua postazione è leggermente rialzata) e con aria scocciata mi dice che per utilizzare le mie borse lai mi deve autorizzare (e ci voleva tanto?). Ringrazio riconoscente.
Inizio a riempire i miei sacchetti, i sacchetto pieno lo rimetto nel carrello come faccio generalmente. Cattiva abitudine! La signorina Rottermeier nascosta nella cassa bela inacidita che c’è qualcosa che non va (ho rimosso le parole che ha usato). Mioddio che fare?
L’inutile cassiera mi guarda come se fossi una demente e mi spiega con eccessiva gentilezza che devo lasciare tutta la spesa “nell’area sacchetti” (comincio ad odiare questa definizione) fino alla fine.
Un codice non passa sul lettore, devo digitarlo sulla tastiera, sono terrorizzata, mi sento gli occhi della cassiera addosso…
Finalmente ho finito, chiudo il conto. Sacchetti utilizzati, nessuno (ah, te li fanno anche pagare!). Pago con il bancomat, uff devo anche passare la tessera, ma l’ho visto fare tante volte, qui non mi fregano! Tutto liscio, ma dall’enorme cruscotto non esce lo scontrino, lo cerco , non lo vedo, alzo gli occhi implorante e incontro quelli della commessa che scrolla la testa e mi indica un’appendice del cruscotto, completamente fuori dalla mia visuale.
Metto le borse nel carrello, sono stremata, sono stata umiliata, esposta al pubblico ludibrio e non ho risparmiato neanche un centesimo!
Allora mi chiedo, perché mai una persona capace di intendere e di volere dovrebbe utilizzare una cassa di questo genere?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Finalmente!!
L'ho provata anch'io la cassa "fai da te" principalmente per saltare la coda e per provare le ebrezza di fare la cassiera per un giorno! Per la cronaca sono stato anch'io ripreso all'ordine dalla austera tronista!
Ciao ciao

Giacomo

Unknown ha detto...

Ciao Giacomo,
sono tornata con tanto entusiamo e... E ho gia' mollato tutto di nuovo. La notizia della cessione di 914 miei colleghi mi ha distrutta, ora sono tutta presa dalla lettura della stampa sull'argomento e dalla mobilitazione. Conto comunque di tornare presto. Ancora grazie per la tua pazienza.
Ciao