Sfogliamo una rivista di moda e ci incantiamo davanti alle foto di abiti da sogno. Le modelle sono tutte riprese di fronte, al massimo di trequarti e noi donne, abituate a quel tipo di immagine, la riproponiamo quando entriamo in un camerino.
Entriamo, indossiamo il nostro capo del desiderio, lo lisciamo sul davanti, ci giriamo leggermente a destra, un pochetto a sinistra, un'altra lisciatina e... perfetto!
E no! ERRORE!
Perché quel vestitino che mette in risalto il decolleté può ingigantire quel leggero sbuffo sotto la chiappa.
Quei pantaloni che fasciano divinamente il fianco possono schiacciare il culo facendolo sembrare un'asse da stiro.
Sarebbe auspicabile che i camerini avessero due specchi, uno di fronte all'altro, non è mai così. Allora improvvisiamoci contorsioniste, giriamo il collo come civette e cerchiamo di vedere come si presenta il nostro dietro. Se ci facciamo accompagnare scegliamo l'amica più spietata, sincera, e fidiamoci dei suoi occhi.
Ricordiamoci che andiamo sì incontro alla gente con il nostro davanti, ma ci sarà sempre qualcuno alle nostre spalle e che l'occhio maschile cade, volente o nolente, sul nostro fondoschiena.
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