Mio padre desiderava ardentemente una femmina. Non aveva nemmeno preso in considerazione la probabilità di avere un maschio.
Quando mia madre gli annunciò di essere incinta lui sentenziò: è una femmina.
Le donne del paese vaticinavano controllando dimensione e forma della pancia, colore della pelle del viso, caratteristiche della camminata ed erano tutte concordi: è un maschio.
Mio padre, fermo sulla sua posizione, cominciò a scommettere. E vinse.
Nacqui io, la femmina tanto desiderata.
Mi vestirono di rosa, con pizzi e fiorellini. Mi comprarono bambole e peluche.
Ad un certo punto, non ricordo quando, arrivarono il traforo, il martello, il trapano. Mio padre mi insegnò a piantare i chiodi, a tagliare il compensato, a fare i buchi sul muro e piantare i tasselli, mi insegnò ad aggiustare le spine e le prese della corrente. Quando mi regalò il motorino mi insegnò a pulire e a cambiare la candela, prima ancora di avere una macchina sapevo cambiare una ruota.
Se sono così c'è un perché.
6 commenti:
forse ha cambiato idea nel tempo...
mi piace questo post(o)
Comprendo... mio padre voleva una femmina maschiaccio. Cel'ha fatta :)
@magneTICo, grazie :-)
@ annaba1, mio padre voleva la classica femminuccia, non c'è riuscito :-D
qualcuno mi ha fatto il pendolo con la seconda gravidanza e aveva setenziato che sarebbe stato un secondo maschio, io ero tutta contenta cosi risparmiamo sui vestiti e sulle bambole che io non ho mai badato piu di tanto in vita mia...ora mi trovo con la casa invasa da barbie ,cicciobelli e sbrodoline varie...secondo voi era maschio?
Lo conosco? :-D
leggermente.....
Posta un commento